Una ricaduta. A reti unificate. Il presidente venezuelano Hugo Chavez lo ha comunicato in un drammatico intervento sulla tv di stato di Caracas: a breve rientrerà a Cuba, da dove era rientrato appena tre giorni fa, per sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico contro il cancro. Il 58enne leader ‘bolivariano’ ha precisato che dopo una serie di esami all’Avana gli è stato nuovamente diagnosticato un tumore. A causa della presenza di “alcune cellule maligne” sarà operato a L’Avana, dove rientrerà entro qualche ora.

Appena due giorni fa Chavez era tornato in patria dall’isola, dove era stato sottoposto a cure mediche. La tv aveva mostrato l’arrivo a Caracas di Chavez, apparso un pò gonfio e che non appariva in pubblico dal 15 novembre. “E’ necessario un nuovo intervento nei prossimi giorni”, ha detto, ricordando la presenza di “alcune cellule maligne” nella stessa zona dove nel 2011 scoprì di avere un cancro. “Abbiamo deciso insieme ai medici di anticipare alcuni esami… bene, sfortunatamente – ha precisato – è nuovamente emersa la presenza di alcune cellule maligne. I medici avevano raccomandato l’intervento per venerdì, al più tardi questo fine settimana, ma io ho detto di no”.

Chavez ha poi indicato una sorta di successore, e cioè il vicepresidente ed ex ministro degli esteri Nicolas Maduro, nel caso sia necessario indire nuove elezioni. “Davanti a uno scenario di elezioni, scegliete Maduro quale presidente”, ha detto, ricordando che questa è la sua “ferma opinione, piena come la luna piena, irrevocabile, assoluta, totale”. Ormai da giorni, le speculazioni sulla salute del presidente si erano moltiplicate, soprattutto dopo la notizia che non avrebbe partecipato al vertice del Mercosur, giovedì e venerdì, a Brasilia. Dove infatti non è mai andato, così come il suo vicepresidente Maduro. Dopo la netta vittoria alle presidenziali del 7 ottobre, nelle quali non si era risparmiato in prima persona e su più fronti, Chavez era atteso in diverse città nel paese in vista di un altro voto, le regionali della domenica prossima. Impegni che, però, non potrà rispettare e che seguirà dall’Avana.

Così come nei suoi numerosi precedenti viaggi nell’isola, Chavez ha nel suo intervento chiesto il via libero per partire al Parlamento, come previsto dalla Costituzione. Nel richiamare tutti i venezuelani “all’unità nazionale”, ha infine ricordato che “in questa nuova battaglia”, che presenta degli “innegabili rischi”, uscirà “vittorioso. Da tempo sono afferrato a Cristo”, ha detto verso la fine del suo discorso baciando un piccolo crocifisso.

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