Il mondo FQ

Ilva, una mamma contro Napolitano: “I nostri figli in pasto al mostro”

Lettera aperta al presidente della Repubblica dopo la firma del decreto legge sull'acciaieria: "Venga qui, venga a visitare i nostri bambini devastati dal cancro. Dica alle loro mamme che la malattia e la morte del figlio è necessaria altrimenti cala il Pil"
Ilva, una mamma contro Napolitano: “I nostri figli in pasto al mostro”
Icona dei commenti Commenti

“Avevo davvero riposto in lei la mia fiducia, credevo che fosse una persona per bene, che difendesse la nostra Costituzione. Credevo che quei valori, di cui tanto parla, fossero davvero radicati in lei e fossero il punto di riferimento per ogni sua azione, per ogni sua decisione. Credevo che avrebbe scelto la vita e non la morte. E invece ha firmato la nostra condanna”. Inizia così la lettera che una mamma di Taranto, Tonia Marsella, ha inviato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo la firma del decreto legge sull’Ilva, lettera che è stata diffusa dal comitato ambientalista “Donne per Taranto”.

“La condanna di una città sacrificata da anni in nome del profitto più squallido e criminale, abbandonata nelle mani di una famiglia di imprenditori senza scrupoli, plurindagati e pluricondannati e tutt’oggi agli arresti domiciliari o addirittura latitanti – scrive Marsella – Come credere ancora nello Stato italiano? Come credere nella politica e in chi dovrebbe difendere e promuovere il bene comune…e invece ci ha rubato anche il diritto alla vita? A Taranto c’è un’ordinanza del sindaco che vieta il pascolo entro un raggio di non meno di 20 km attorno all’area industriale…ma in quei 20 km noi ci viviamo. Vivono i nostri bambini. Le pecore e le capre sono state uccise…ora lo Stato uccide anche noi…per decreto. Ho bisogno di sapere da lei, signor presidente, cosa hanno di diverso i bambini di Genova rispetto ai nostri. Perché lì l’area a caldo è stata chiusa in quanto incompatibile con la città, e la produzione spostata a Taranto? Chi ha compiuto il “miracolo” rendendola “compatibile”? Venga qui, venga a visitare i nostri bambini devastati dal cancro (e non solo), li guardi negli occhi e sostenga il loro sguardo, se ci riesce, gli spieghi perché lo Stato ha preferito darli in pasto al Mostro, quel mostro che ha distrutto il nostro mare, violentato la nostra terra, insozzato il nostro cielo. Dica alle loro mamme – si conclude la lettera – che la malattia e la morte del figlio è necessaria altrimenti cala il Pil“.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione