L’uragano Sandy sta per abbattersi sulla costa nord orientale degli Stati Uniti e in particolare sulla città di New York. Per questa “eccezionale” tempesta che ha ormai raggiunto un diametro di 1.440 km sono stati allertati tutti i cittadini americani che risiedono negli otto Stati colpiti. E stasera è intervenuto il presidente Barack Obama, che ha affermato come sia “ormai chiaro che sarà un tempesta grande e potente”e che “Sandy toccherà ‘terra’ in serata”. Obama, è conscio di giocarsi l’elezione anche per la gestione della calamità ed ha sospeso la campagna elettorale per verificare la risposta dell’amministrazione all’emergenza, ribadendo la richiesta “alle milioni di persone”, che saranno colpite da Sandy di “attenersi alle disposizioni”, degli amministratori locali a partire dalle eventuali richieste di evacuazione.

Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “Sandy va preso seriamente ma sono fiducioso che la risposta sarà efficace”. Obama, ha messo in guardia sul fatto che sarà un uragano “difficile” e che le squadre di emergenza potrebbero impiegare anche alcuni giorni per riportare l’elettricità, se venisse a mancare. Al momento, sono già 30 milioni in 151 mila e 500 tra le case e uffici gli americani senza elettricità negli Stati che si affacciano sulla costa orientale Usa, su cui si sta per abbattere l’uragano Sandy. Tra i più colpiti il New Jersey, New York, Maryland, West Virginia e Pennsylvania.

L’arrivo dell’uragano a New York è  previsto tra le 18 e le 20,30 locali (le 23 e l’1,30 di domani ora italiana), ha annunciato il sindaco, Michael Bloomberg, che ha prolungato fino a domani la chiusura delle scuole. Intanto sembrano esserci problemi con l’evacuazione delle 375 mila persone che vivono nelle zone a rischio di New York perché in molti si sono rifiutati di lasciare le loro case. La tempesta ha paralizzato anche Wall Street: il New York Stock Exchange resterà chiuso anche domani, dopo la serrata di oggi. Era dall’arrivo di ‘Gloria‘ nel 1987 che Wall Street non si fermava per un uragano. Nella grande mela sono attese onde alte fino a 3.5 metri. A Washington la Corte Suprema ha annullato l’udienza di oggi. In totale è prevista la cancellazione di quasi 9.000 voli.

Sul lago Michigan sono previste onde imponenti fino a 9 metri, che potrebbero abbattersi su Chicago. Al momento Sandy si trova a circa 300 km da Atlantic City in New Jersey. I suoi venti hanno raggiunto i 144 km/h anche se formalmente è ancora un uragano di categoria 1 su una scala (Saffir-Simpson) fino a 5. “Frankenstorm“, come è stato ribattezzato per il temutissimo incrocio con altre due perturbazioni da nord, non ha fermato solo la finanza ma anche la politica. Barack Obama e Mitt Romney non immaginavano, a otto giorni dal voto, di trovarsi di fronte a un terzo incomodo in grado di far saltare l’agenda della campagna elettorale. Il presidente ha dovuto annullare un appuntamento elettorale a Orlando, in Florida ed è rientrato alla Casa Bianca per seguire l’evolversi della situazione. Obama non intende ripetere il disastro di George W. Bush nell’agosto del 2005 con l’uragano Katrina che seminò morte e distruzione nel Golfo del Messico e in particolare a New Orleans.  

Sui danni che l’uragano Sandy potrebbe causare, sia parla di danni tra 10 e 20 miliardi di dollari, di cui solo la metà coperti da assicurazione. La stima è della società Eqecat, esperta nel prevedere le ripercussioni economiche dei grandi eventi distruttivi naturali.

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