Dallo sgombero dell’ex cinema Arcobaleno alla cogestione del cinema Europa. Dopo mesi di assemblee e una trattativa estenuante, i cineasti “arcobaleno” sono riusciti a farsi affidare la programmazione di un cinema bolognese. Si tratta dell’Europa, sala da tempo in crisi e andata vicino alla chiusura questa estate. Con un calo degli spettatori tra il 10 e il 20% nei primi mesi del 2012 sembravano esserci davvero poche possibilità di sopravvivenza.

Ora, con l’arrivo dei cineasti, potrebbe cambiare tutto. A cominciare dalla programmazione, che per tre o più probabilmente due giorni alla settimana sarà gestita da un gruppo di persone che il cinema fino ad ora lo ha fatto, e che ora punta a farlo vedere. “Abbiamo fondato un’associazione, Kinodromo, e tramite quella gestiremo la programmazione”, spiega Gaia Stella Sangiovanni. Il nome “cineasti Arcobaleno” rimarrà invece per l’assemblea  settimanale. “Sia Kinodromo che l’assemblea resteranno aperte a tutta la cittadinanza”, ci tiene a precisare Davide Labanti. “Prima dell’estate – spiega il regista – ad alcuni di noi è venuta l’idea di cercare uno spazio già attrezzato. Da lì a contattare l’Europa il passo è stato breve. Vogliamo diventare un punto di riferimento per la distribuzione indipendente: dai cortometraggi ai documentari ai film. Non saremo un festival, né da noi vedrete mai Batman”.

Per il momento manca ancora l’accordo formale, ma tra Kinodromo e il cinema Europa l’intesa di massima già c’è. Quello che manca prima della firma ufficiale sono i dettagli, ancora in via di definizione: tipo di programmazione, modello di gestione economica, quali giorni della settimana prendere in cogestione. “Abbiamo tante idee – continua Sangiovanni – a breve ci saranno i comunicati ufficiali”. Una delle ipotesi al vaglio è quella di un sistema di film on demand, ma ovviamente è presto per i dettagli e per le conferme.

I cineasti di Kinodromo – in realtà un gruppo di lavoratori del cinema: registi, operatori, tecnici del suono ecc – si erano fatti conoscere alla città con l‘occupazione dell’ex Cinema Arcobaleno da parte di Santa Insolvenza. Dopo lo sgombero avevano continuato a riunirsi e a lanciare iniziative e idee, a cominciare dalla realizzazione de “Il morbo di Kino”, la prima sit com bolognese diffusa su youtube  e prodotta dal basso, col lavoro collettivo e gratuito di tutti quelli che avevano deciso di farsi coinvolgere nell’operazione. Ora la cogestione di un cinema. In un certo senso un ritorno alle origini per un progetto nato proprio dall’esigenza di dare spazio a film di nicchia e a una programmazione finalmente alternativa. La partenza della gestione targata Kinodromo è prevista per fine novembre. “Dovrete aspettare massimo un mese – spiega Labanti – e visto che proietteremo al Pratello ci ricorderemo di omaggiare il quartiere e la sua storia”.

“Per la cogestione dell’Europa immagino un luogo dove dare spazio a produzioni locali, film e documentari indipendenti”, ha spiegato Ginetta Agostini di Circuito Cinema, che oltre all’Europa di via Pietralata gestisce l’Odeon, il Rialto e il Roma d’essai. “Ginetta ci ha dato molto spazio – aggiunge Sangiovanni – In questi giorni stiamo definendo le questioni economiche. Pensiamo ad esempio ad una divisione dei costi: spese fisse all’Europa, proiezioni e comunicazione a noi, che non è poca cosa considerando che ci toccherà convincere i bolognesi a rimettere piede in sala. Su tutti i dettagli però sarà l’assemblea ad avere l’ultima parola”.

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