Boom di Btp Italia nel terzo giorno di negoziazione. Complice il miglioramento degli spread, i titoli sono andati a ruba con 4,6 miliardi di euro sottoscritti. In tre giorni sono stati acquistati quasi 10 miliardi di Btp, più di quanto fatto nelle due precedenti edizioni messe insieme. La terza edizione del Btp Italia, che si chiuderà domani, sta battendo quindi le due precedenti edizioni, di marzo e giugno, in cui erano stati raccolti ordini, rispettivamente, per 7,29 miliardi e 1,74 miliardi di euro.

Nella seduta di oggi le sottoscrizioni si stanno avvicinando ai cinque miliardi di euro, praticamente il doppio di raccolto nelle sedute di lunedì e martedì, chiuse entrambe con acquisti attorno ai 2,5 miliardi. Oggi sul titolo, riferisce chi lavora all’operazione, si sono mossi anche gli investitori istituzionali. Accanto ai piccoli risparmiatori che comprano tagli nell’ordine delle migliaia di euro, si sono infatti viste anche richieste più consistenti di trenta, cinquanta, ottanta milioni di euro.

Il direttore del Debito Pubblico del Ministero dell’Economia, Maria Cannata, riferendosi ai risultati della terza emissione del Btp Italia, a Radio24 ha affermato: ”Eravamo abbastanza fiduciosi che questa emissione sarebbe andata meglio di quella di giugno, perché abbiamo curato alcuni dettagli che probabilmente a giugno hanno prodotto un risultato un po’ meno brillante, però non mi aspettavo un boom di questo genere. Sono veramente molto contenta – ha aggiunto Cannata commentando i risultati – perché fa pensare che un pochino di fiducia stia tornando anche in Italia. Non c’è solo la maggiore fiducia che ho constatato a Tokio (durante gli incontri che si accompagnano al meeting del Fondo Monetario di questa stagione, ndr) presso gli investitori istituzionali e il sistema finanziario, ma anche, forse, una maggiore fiducia nel nostro paese”.

Riferendosi alle prospettive di una diminuzione delle tensioni sul mercato obbligazionario europeo, Cannata ha spiegato: “Siamo sicuramente più tranquilli, perché la comunicazione della Bce di inizio settembre ha rassicurato moltissimo gli investitori, anche internazionali, e quindi da inizio settembre, anzi, qualche segnale si era già visto un po’ prima, stiamo vedendo tornare gli investitori, anche stranieri, sui nostri titoli ordinari. Il Btp Italia è una cosa più domestica, pensata per i risparmiatori domestici, e completa un quadro estremamente positivo in questo momento”.

“Sicuramente – ha poi proseguito – questa è l’ultima emissione dell’anno. Le emissioni di questo tipo, che sono rivolte al pubblico retail, non possono essere eccessivamente frequenti perché non si tratta di investitori istituzionali. Bisogna dare il tempo alle persone di avere della liquidità disponibile e quindi un’eccessiva frequenza non andrebbe bene. L’anno prossimo senz’altro ritorneremo, vedremo se c’è qualche aggiustamento da fare sulle caratteristiche del titolo, ma questa è l’ultima emissione di quest’anno”. E rispondendo poi ad una domanda relativa alla partecipazione delle banche italiane alla sottoscrizione del Btp Italia, Cannata ha concluso: “Le banche italiane sono presenti, anche se soprattutto come veicolo degli ordini della clientela. Immagino che un pochino potranno essere anche interessate per il loro portafogli e sono interessati anche investitori istituzionali, che contribuiscono al successo dell’operazione”.

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