E’ finita con l’azzeramento della giunta lombarda ma con Formigoni che resta in sella. Ma solo al termine di una giornata in cui il vertice romano a tre (Formigoni-Maroni-Alfano) si è protratto per molte ore. Le voci di una “salvezza”, sia dal lato Pdl, sia da quello leghista, si sono rincorse per molte ore. Ma la certezza è arrivata alle 19: “Si va avanti”.  “Ci sono sempre io, non mi dimetto. Io non ho fatto errori, la mia Regione è quella con i conti a posto. Se cado io cadono anche Piemonte e Veneto”, aveva detto nel pomeriggio Roberto Formigoni. Ma il Celeste, già assediato da richieste di dimissioni per gli scandali della sanità lombarda, che vedono lo stesso presidente indagato per corruzione per il caso Maugeri e per i numerosi esponenti della sua maggioranza finiti in carcere o sotto inchiesta negli ultimi anni, questa volta rischiava di cadere definitivamente per mano della Lega nord che, dopo il vertice straordinario di mercoledì sera, aveva fatto sapere di non essere più disposta a fare “da stampella” al numero uno del Pirellone. “Io e Maroni – aveva detto Matteo Salvini – incontriamo Formigoni con in tasca le dimissioni dei nostri. Noi con la ‘ndrangheta non c’entriamo un cazzo. Lasciamo a Formigoni la scelta se fare un passo a lato o indietro, ci ragioni su stanotte, la Lega è determinata ad andare avanti”. Ecco la cronaca della giornata, fino alla conferenza stampa.

La cronaca della giornata minuto per minuto

19.30 – Maroni: “Ottenuto azzeramento, andiamo avanti”
”Ieri avevo detto: o azzeramento o dimissioni di Formigoni. Abbiano ottenuto l’azzeramento e quindi abbiamo il dovere di andare avanti. Manteniamo gli impegni presi”, ha detto il segretario della Lega Roberto Maroni al termine degli incontro con Alfano e Formigoni a via dell’Umiltà.

19.26 – Formigoni: “Giunta azzerata”
La giunta è azzerata e nei prossimi giorni procederò ad una giunta nuova e ridimensionata nei numeri”, ha detto il governatore della Lombardia Roberto Formigoni nel corso di una conferenza stampa a Roma dopo l’incontro con Alfano e Maroni a Roma.

19.15 – Fonti Lega: giunta azzerata e numero assessori dimezzato
Azzeramento della giunta e riduzione del numero degli assessori di circa la metà. Sarebbe questo, secondo fonti leghiste, l’esito del vertice fra Pdl e Lega, in cui si è sancito un accordo che consentirebbe a Roberto Formigoni di proseguire il suo mandato alla guida della regione Lombardia. 

19.05 – Fini: “Formigoni ha fatto una scelta politica”

18.52 – Calderoli: “Auspicabile che Formigoni si dimetta in tempo per voto ad aprile
“Un primo risultato lo si è ottenuto, ovvero l’azzeramento della giunta regionale come dalla Lega sollecitato. Formigoni non deve dimettersi ora, ma è auspicabile che si dimetta in tempo utile per andare al rinnovo della Regione Lombardia in contemporanea con le elezioni Politiche che presumibilmente dovrebbero svolgersi il 7 e 8 di aprile del 2013, sfruttando questi ultimi mesi per realizzare alcuni punti imprescindibili del programma, per il bene del territorio lombardo e dei cittadini lombardi”.

18.50 – Voci di accordo raggiunto tra Pdl e Lega. Maroni: decide il consiglio federale
Dopo quattro ore di vertice nella sede del Pdl in via dell’Umiltà, Angelino Alfano, Roberto Formigoni e Roberto Maroni hanno trovato una via d’uscita dopo il precipitare della situazione in Lombardia. Le stesse fonti spiegano infatti che il segretario Maroni avrebbe premesso, per l’ok all’accordo, che la decisione venga ratificata dal Consiglio federale, in programma lunedì.

18.22 – Incontro per confronto tra Lega e Pd in Lombardia
Entro la settimana o al più tardi entro l’inizio della prossima potrebbe esserci un incontro fra Pd e Lega a livello di segreterie lombarde per un confronto sulla attuale situazione politica della Regione, ferme restando le diverse prospettive dei due partiti: secondo quanto si è appreso, si tratta di un accordo preso in colloqui avvenuti oggi, benchè non se ne conoscano ulteriori dettagli. Lega e Pd, su fronti opposti, hanno messo a disposizione le dimissioni in bianco dei propri consiglieri in Regione Lombardia.

18.15 – Bossi: “Se fossi in Formigoni non mi dimetterei”
“Io non mi dimetterei”. Cosi’ l’exleader della Lega Umberto Bossi, risponde ai giornalisti che gli chiedono, a Montecitorio, della situazione in Lombardia e di cosa debba fare il governatore Roberto Formigoni. 

18.14 – Cicchitto: “Niente dimissioni, ma da Formigoni arriverà un segnale di discontinuità”
”Sono sicuro che Formigoni saprà dare quel segnale di discontinuità richiesto dal fatto che un assessore risulterebbe colluso con la ’ndrangheta”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. “E’ un segnale di tenuta politica – ha sottolineato – da parte di un presidente di regione che ha ben meritato”. 

18.02 – Renzi: “Lombardia vada a elezioni con Lazio”
“In Lombardia bisogna andare rapidamente a votare”. E’ l’opinione del sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra, Matteo Renzi. “Mi pare che il centrodestra viva un momento di evidente crisi. Ciò che accade in Lombardia richiede che si vada rapidamente alle urne. Io spero che si possa votare in Lombardia e in Lazio insieme”.

17.10 – Galan (Pdl): “Situazione difficile, ma no a dimissioni Formigoni”
“Che sia una situazione difficilesì, ma che Formigoni si debba dimettere perchè qualcun altro ha commesso un reato no”. E’ quanto afferma Giancarlo Galan (Pdl). Sul ritenere collegati Piemonte e Veneto con la Lombardia, Galan aggiunge: “E’ corretto perchè quello fu un patto. In Veneto e Piemonte ci sono i leghisti perché in Lombardia c’è il Pdl. La Lega questo patto lo hanno già infranto decidendo di correre da soli quando gli ha fatto comodo. Se salta l’alleanza politica bisogna rivedere tutto”.


16.31 – Ghigo (Pdl): “La situazione lombarda non influirà sul Piemonte”

‘Riteniamo che la situazione lombarda non debba avere riflessi su quella piemontese. Sono situazioni diverse e diversamente vanno trattate, non c’è un automatismo. Ci auguriamo che la situazione della Lombardia si risolva positivamente, ma in ogni caso non influirà su quella piemontese”. Così il coordinatore del Pdl in Piemonte, Enzo Ghigo, commenta le parole di Formigoni, che oggi ha legato i destini della giunta lombarda a quelli di Veneto e Piemonte. 

16.25 – Formigoni: “Iniziato dialogo positivo con Maroni”
”Questa mattina abbiamo cominciato a dialogare con Maroni. Mi sembra un atteggiamento molto positivo, ma dobbiamo continuare”, ha detto Formigoni entrando nella sede del Pdl in via dell’Umiltà a commento dell’incontro con il leader della Lega Nord.

15.56 – Formigoni: “La giunta sarà ridotta e rinnovata”
“Indipendentemente da tutti, siccome il presidente eletto sono io e voglio dare risposte ai cittadini lombardi, ci sarà una forte discontinuità che metterò in atto nei prossimi giorni: una riduzione molto forte della giunta che sarà rinnovata nella composizione”, spiega Formigoni (guarda il video). 

15.47 – Formigoni: “Ci sono sempre io, non mi dimetto”
“Ci sono sempre io, non mi dimetto”. Roberto Formigoni, entrando nella sede del Pdl in via dell’Umiltà per la seconda parte del vertice con Alfano e Maroni, risponde così ai cronisti. 

15.20 – Zambetti domani davanti al gip
Comparirà domani davanti al Gip di Milano, per l’interrogatorio di garanzia, l’assessore regionale Domenico Zambetti, arrestato ieri con l’accusa di voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa. Domani dovrebbero essere sentiti tutti gli arrestati dal gip Alessandro Santangelo. Gli interrogatori si terranno nel carcere di Opera. 

14.51 – Tabacci: “La Lega è compartecipe con Formigoni”
“La Lega e’ stata corresponsabile di Formigoni, oggi ne e’ compartecipe”. Lo dice a Radio Radicale Bruno Tabacci. “La Lega – spiega Tabacci – ha messo insieme la storia di Belsito con questa nuova. Non è la prima volta che la Lega scopre delle pesanti interconnessioni nella vita amministrativa lombarda, addirittura ne ha avuto la prova col suo cassiere di prima. Qualunque cosa faccia la Lega è corresponsabile”. 

14.49 – Ipotesi Pdl: giunta regionale tecnica guidata da Formigoni
No alle dimissioni, ma un segnale tangibile di forte discontinuità. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, la linea del Pdl posta sul tavolo del confronto con la Lega per “salvare” la regione Lombardia dopo l’aut aut posto dal Carroccio. Per il Pdl, infatti, è necessario proseguire la legislatura in regione fino al suo termine naturale, senza strappi traumatici. Tra le ipotesi avanzate, durante l’incontro tra Angelino Alfano, Roberto Maroni e Roberto Formigoni, l’azzeramento dell’attuale giunta e la formazione di una nuova giunta ‘tecnica’. Come ‘via d’uscita’ alla Lega sarebbe stato offerto l’appoggio esterno. 

14.48 – Formigoni condannato per diffamazione ai danni dei radicali
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è stato condannato a 900 euro di multa per diffamazione a mezzo stampa perché avrebbe accusato i Radicali di aver manipolato le firme raccolte a sostegno della sua lista per le regionali del 2010. Il pm aveva chiesto un anno di carcere e 500 euro di multa.

14.40 – Bindi: “Formigoni ha fallito”
“Formigoni si dimetta. Non ci sono ragioni per restare ancora alla guida della regione Lombardia. Lo faccia prendendo atto del fallimento politico e morale della sua esperienza di governo. Quello che sta emergendo è la prova che non c’è buona amministrazione, dalla sanità ai trasporti, dalla casa all’ambiente, dove le istituzioni sono inquinate dalla corruzione. Il modello lombardo è un sepolcro imbiancato e tempo di prenderne atto e trarne le conseguenze”. 

13.35 – Anche Maroni lascia sede Pdl 
Anche il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, ha lasciato la sede del Pdl in via dell’Umiltà, dopo che Roberto Formigoni aveva dovuto assentarsi dalla riunione in corso per recarsi al Quirinale con gli altri Governatori. Maroni farà ritorno in via dell’Umiltà, come Formigoni, alle 15,30 per riprendere la riunione sulla Lombardia. 

13.33 – Gibelli: “Per noi discontinuità significa voto nel 2013”
“Per noi discontinuità vuol dire che questa legislatura si conclude nel 2013”. A dirlo è il vice presidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli (Lega Nord), parlando della possibilità di un proseguimento della legislatura in Regione Lombardia, dopo che ieri gli esponenti del Carroccio al Pirellone hanno consegnato le dimissioni nelle mani del segretario del partito lombardo, Matteo Salvini. Intervistato da Sky Tg24, Gibelli ha sottolineato: “Formigoni ha fatto una enunciazione di principio che vuol dire tutto e niente” ma per la Lega “il passaggio alle elezioni è un passaggio obbligato” 

12.52 – La Lega diserta le commissioni in Regione
Questa mattina la Lega Nord ha disertato la commissione Affari istituzionali al Pirellone. La decisione è maturata dopo che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha deciso di ritirare le deleghe degli assessori leghisti e in attesa dell’incontro tra lo stesso Formigoni, Angelino Alfano e Roberto Maroni che dovrà chiarire quale sarà il futuro della Regione Lombardia. A causa dell’assenza dei consiglieri leghisti la commissione è saltata per mancanza del numero legale.

12.39 – Formigoni esce da via dell’Umiltà, incontro aggiornato alle 15.30
“Sto andando al Quirinale dove con gli altri presidenti di Regione abbiamo un incontro con il Presidente della Repubblica per parlare della riforma complessiva dello Stato. Con Alfano e Maroni abbiamo cominciato a parlare, ci rivediamo alle 15,30 per proseguire il dialogo”. Così il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, lasciando la sede del Pdl in via dell’Umiltà, dove ha incontrato il segretario Angelino Alfano e il leader della Lega, Roberto Maroni. Dei destini della Regione Lombardia, dunque, si riprenderà a discutere nel pomeriggio, alle 15,30, sempre in via dell’Umiltà.  

12.27 – Cota: “In Piemonte decidono i piemontesi”
“Con tutto il rispetto per Formigoni, quel che accade in Piemonte lo decidono i piemontesi”. Lo ha detto, a margine della Conferenza delle Regioni, il governatore Roberto Cota riferendosi alle parole del presidente della Lombardia Roberto Formigoni che aveva legato il destino della sua giunta a quelle di Veneto e Lombardia. “Noi abbiamo un buon affiatamento – ha concluso Cota – e stiamo lavorando bene”.

12.17 – Zaia: “Risolvano tra loro i problemi, Veneto non c’entra”
I problemi della Lombardia devono essere risolti all’interno della Lombardia senza coinvolgere chi non c’entra. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato le ultime vicende che hanno coinvolto la giunta guidata da Roberto Formigoni e le possibili ricadute. “E’ giusto che i problemi della Lombardia se li risolvano i lombardi e non scarichino i loro problemi sulle altre amministrazioni. Noi non centriamo nulla con quei fatti”, ha spiegato.

12.14 – Rotondi: “Mi fido della Boccassini”
“Nutro la cristiana speranza che gli approfondimenti della magistratura ci restituiscano l’idea che avevamo tutti di Zambetti. A differenza di tanti amici io ho molta stima della Boccassini, che è magistrato esperto di lotta alla criminalità e, dunque, è la persona più adatta a dirci se alla fine Zambetti era vittima o complice. Quanto a Formigoni, può devolvere a me tutte le responsabilità che vuole, ma resta un quadro politico regionale che difficilmente può essere ricondotto a responsabilità dell’ex ministro Rotondi”.

12.10 – Maroni a Via dell’Umiltà

Il segretario della Lega Nord Roberto Maroni è appena giunto a via dell’Umiltà, sede nazionale del Pdl, per prendere parte all’incontro con il governatore della Lombardia Roberto Formigoni e il segretario pidiellino Angelino Alfano. 

12.08 – Cicchitto: “Rischio collasso del sistema”
“Formigoni deve dimettersi? La parola spetta a lui, ma anche ad Alfano e a Maroni. La situazione è delicata, va fatta una valutazione complessiva e Alfano è nelle migliori condizioni per farla nel breve termine. Siamo in una situazione drammatica”. Queste le parole di Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, a Tgcom24. “Si incrociano tre elementi: uno derivante dalla crisi economica che impone tagli alla spesa, questo non migliora i rapporti tra cittadini e politica. Poi c’è una campagna contro i partiti e, infine, lo tsunami che vede la successione di casi come Belsito, Lusi e Fiorito. Il rischio del collasso della tenuta democratica del paese c’è ma bisogna mantenere i nervi saldi”.

12.06 – Alfano: “Tutto chiaro in due ore”
Sul caso Lombardia “sarà tutto più chiaro tra due ore…”. Ad assicurarlo è Angelino Alfano facendo il suo ingresso a via dell’Umiltà dove lo attende il governatore Roberto Formigoni per un incontro chiarificatore sul destino della giunta del Pirellone dopo il caso Zambetti.

12.05 – Crosetto: “Consiglio a Formigoni di dimettersi”
“Non penso che sia opportuno staccare la spina al governo Formigoni, io penso che Formigoni debba trarre le conseguenze. Se dovessi consigliarlo, gli direi di dimettersi, azzererei”. Lo ha detto Guido Crosetto, deputato del Pdl, intervenendo ad Agorà, su Rai Tre. “Un uomo è veramente tale anche quando fa marcia indietro – continua Crosetto – Non penso che le dimissioni siano un atto negativo, hanno una valenza positiva politicamente. Sono un atto di dignità”.  

12.04 – Formigoni: “Forti gesti di discontinuità”
“Sono pronto a fare forti gesti di discontinuità. Voglio capire se Maroni è nella coalizione perchè se è dentro decideremo insieme il futuro e faremo insieme questi forti gesti di discontinuità”. Così il governatore Roberto Formigoni arrivando in via dell’Umiltà per incontrare il segretario del Pdl Angelino Alfano. Formigoni assediato da tv e taccuini ribadisce più volte il messaggio da mandare alla Lega: “Maroni ci dica se è dentro la coalizione. Si ricordi che simul stabunt simul cadent…”. 

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