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In guerra e in Erasmus tutto è permesso

In guerra e in Erasmus tutto è permesso
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Ieri, al ‘Festival di Internazionale’ a Ferrara, ho ricevuto il ‘Premio del Pubblico per la migliore vignetta politica sull’UE pubblicata nei media italiani 2012: ecco, il titolo l’ho ricopiato tutto così non occorre spiegare di cosa si tratta nello specifico. Davvero grazie ai lettori che mi hanno sostenuto votando la mia vignetta al concorso e mi hanno permesso di ricevere questo premio, ma ne ne parlo qui anche per un’altra ragione che ho sottolineato ieri durante la premiazione al festival: nei giorni scorsi si è parlato della possibilità di eliminare, per mancanza fondi, l’unica cosa per la quale vale davvero la pena essere in Ue: l’Erasmus. 

All’Erasmus, progetto che permette a studenti europei di trascorrere un periodo di studi in un’università straniera e progetto al quale ho partecipato vivendo per un anno in Spagna (dal 2007 al 2008), ho dedicato una striscia alla quale tengo molto, pubblicata su Il Fatto Quotidiano lo scorso sabato. Qui la potete leggere (in dimensioni accettabili per l’occhio umano).

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