“Mi rifiuto di pensare che in un grande Paese democratico come l’Italia non si possa eleggere un leader che sia in grado di guidare il Paese”. E’ la riflessione del premier Mario Monti, secondo quanto riferito da alcuni presenti, durante il dibattito chiuso a Cernobbio. 

“Io ho visto una politica migliore di quella che immaginavo” e credo che ci sia troppa enfasi nel considerare la società civile “immune” da responsabilità che sono state scaricate sulla politica ha detto poco prima Monti a dirlo durante il workshop. “Spesso si è pensato che gli italiani siano ingovernabili – ha puntualizzato Monti  –  io credo che la domanda di governo c’è presso gli italiani”, ma che “qualche volta è mancata l’offerta di governance all’altezza dei problemi”. Il presidente del Consiglio invita chi gli succederà a Palazzo Chigi a tenere ben presente l’importanza delle istituzioni europee nel governare l’Italia. “Mi permetterei di suggerire a chi mi succederà -afferma Monti a Cernobbio- di tenere molto presente che ormai il governo si fa in gran parte a Bruxelles, con un’attiva partecipazione italiana”.

Il premier, nel suo intervento in cui parla di corruzione, sanità ed Europa, rivolge “un ringraziamento al presidente Berlusconi per la sua lealtà e il suo appoggio. Immagino che sia stato per lui un momento molto complicato, anche psicologicamente, lo scorso novembre. In quel momento e in quelli successivi ho avuto un rapporto del quale ho conservato molta lealtà e appoggio”. Il primo ministro dice anche che il ddl corruzione – che dovrà essere approvato al Senato – “si farà perché è una legge essenziale per il paese”.

Il discorso di Monti – che ha ribadito di lasciare la politica attiva a primavera – è stato apparentemente de-politicizzato, ma qua e là il capo del governo è sembrato alludere all’attualità, nei giorni in cui Monti è tirato per la manica da una parte o dall’altra: “Non mi dilungherò sul dare conto sull’attività svolta e non cercherò di convincere nessuno a sostenere nessuna particolare forza politica” ha detto per esempio in apertura del suo intervento. “L’esperienza del governo tecnico è limitata nel tempo.  E’ sicuramente episodico e limitato nel tempo l’esperimento di un governo tecnico, ma non sarà limitata nel tempo una maggiore penetrazione del sapere e delle competenze nell’attività politica”.

Ma Monti ha avuto parole di ringraziamento e stima sia per Angelino Alfano sia Roberto Maroni, presenti entrambi a Cernobbio. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che prima di questi mesi non si conoscevano, ma trovandosi di fronte a “situazioni che potevano essere difficili ho trovato una persona leale” che ha aiutato a mantenere l’equilibrio. Monti ha ringraziato anche Enrico Letta, anche lui presente al Forum, come pure il segretario della Lega, Roberto Maroni. Il Professore ha ricordato, come aveva già fatto in passato, di aver proposto a Maroni di entrare nel suo governo, prima che la Lega decidesse di non sostenerlo. “Sono pieno di comprensione per la decisione della Lega di non aderire al governo – ha aggiunto – e contento di aver trovato nella Cancellieri un ministro dell’Interno di valore”. Poi il premier è tornato ancora indietro con i ricordi a luglio 2004 quando avrebbe voluto essere confermato commissario europeo, ma Berlusconi gli disse, ha raccontato, di avere problemi con la maggioranza, soprattutto con l’Udc che voleva Buttiglione. Allora Maroni disse “sosterrò Monti perché è varesino”. “Io gli telefonai per ringraziarlo – ha concluso, con ironia – e mi permisi di dirgli se poteva aggiungere qualche altra cosa in ulteriori dichiarazioni e infatti lui disse ‘sosterrò Monti anche perché è varesino’”.

”I partiti hanno dimostrato di avere senso di responsabilità” e “il grado di considerazione per i politici” nella società “è eccessivamente basso e non se lo “meritano. Certo se riescono a riformarsi in aspetti che solo loro possono fare come la riforma elettorale…”.

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