Il Gran Premio di Formula Uno che si corre domani a Monza coincide con il novantesimo anniversario dell’inaugurazione dell’Autodromo Nazionale di Monza. Molti gli spunti per questo compleanno, a partire dal fatto che in testa alla classifica ci sia un pilota alla guida di una macchina italiana (Alonso con la Ferrari a 164 punti, davanti a Vettel 140 e Webber 132). Poi un infuocato mercato piloti in vista della prossima stagione, con Hamilton vicino alla Mercedes. Per non parlare dell’acceso dibattito in corso sulla sicurezza dei piloti per decidere dell’introduzione dell’abitacolo chiuso sulle vetture. Nessuno avrebbe però potuto immaginare che, novant’anni dopo l’inaugurazione del circuito, in pista a Monza non ci sarebbe stato nessun pilota italiano. E avrebbe invece esordito al volante di una macchina di Formula Uno un pilota cinese.

Così è, invece. Si sapeva dal febbraio scorso, quando la Caterham licenziò Trulli, che alla partenza del campionato non ci sarebbe stato alcun pilota italiano. Anche nel 1970 l’Italia si presentò alla prima corsa della stagione senza piloti, ma durante il campionato De Adamich subentrò con la McLaren-Alfa Romeo e corse il Gran Premio di Monza. Bisogna risalire all’anno precedente perché al Gran Premio d’Italia non corresse alcun pilota con il tricolore sul casco. Mentre bisogna andare a ritroso fino al 1966 per l’ultimo trionfo di un italiano sul circuito di casa, quando Scarfiotti trionfò Monza a bordo di una Ferrari.

Ma non per questo in epoca recente la corsa di casa è stata avara di emozioni per gli appassionati. Basti ricordare le imprese di Villeneuve, Lauda, Senna, Schumacher (che a Monza ha vinto più di tutti: 5 volte tra il 1996 e il 2006), o la vittoria di Alonso nel 2010 alla guida della Ferrari. E anche oggi è, a suo modo, una giornata storica per Monza. Nelle prove libere del venerdì ha infatti esordito il primo pilota cinese della storia della Formula Uno: Ma Qing Hua, che ha preso, solo per ieri, il posto del pilota titolare Narain Karthikeyan alla guida della HRT. Non più giovanissimo, con i suoi 24 anni, il semi-sconosciuto Qing Hua proviene dai campionati minori ed è approdato a inizio anno alla scuderia HRT, con cui ha corso finora solo un test di giovani piloti a Silverstone.

Per questo esordio, e per un’altra sessione di prove libere in Corea in ottobre, Qing Hua ha pagato 1 milione di dollari, grazie agli sponsor che è riuscito a portare con sé. “Non nascondo che da quando lavora con noi l’attenzione che abbiamo avuto da parte dei cinesi è incredibile”, ha spiegato il team manager di HRT Perez Sala, confermando la natura prettamente commerciale dell’accordo con il pilota. Che da parte sua è ovviamente entusiasta dell’opportunità. “Questo è un passo molto importante verso il mio sogno di diventare un pilota di Formula 1 – ha raccontato Qing Hua – Sono emozionato, ma anche tranquillo, perché mi sono allenato duramente negli ultimi mesi per essere pronto quando si presenterà l’occasione. Sarà la prima volta che un pilota cinese prenderà parte a un Gran Premio e, per tutto il motorsport cinese, è un altro enorme passo in avanti e una fantastica opportunità”.

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