Le vittime dell’attentato, che potrebbe essere opera di un kamikaze, sono almeno sette, e più di trenta sono i feriti, di cui alcuni molto gravi, praticamente tutti di nazionalità israeliana. “C’erano vetri rotti – racconta una testimone bulgara – sangue e resti umani da tutte le parti, sui taxi tutt’intorno”.”Siamo usciti dal nostro autobus – aggiunge un turista russo – e c’erano fiamme da tutte le parti, così siamo scappati. Abbiamo visto il sangue e non sapevamo cosa fosse successo. Una donna ci ha parlato di un’esplosione su un autobus”.La notizia della strage pesa come un macigno sulla già complessa situazione mediorientale e rischia di innescare pesanti conseguenze. Israele, per bocca tanto di Netanyahu quanto di Barak, accusa l’Iran, ritenuto responsabile di “un’ondata mondiale di terrorismo” sponsorizzata da Teheran. Tra l’altro l’attacco è avvenuto nel 18esimo anniversario di un’altra strage di israeliani, compiuta a Buenos Aires nel 1994

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