I preparativi fervono con tale ardore, all’interno del quadriportico di vicolo Bolognetti, nel centro di Bologna, che tra le martellate ed il viavai degli operai al lavoro riusciamo a malapena a percepire le parole di Milena Naldi, presidente del Quartiere San Vitale, e di Daniele Rumori del Covo Club. Ad ogni modo è facile leggere il labiale e cogliere nei sorrisi della Naldi estrema soddisfazione per questa nuova avventura che promette di vivacizzare ed allietare il centro cittadino in questa estate agrodolce, segnata da crisi economica e movimenti tellurici ma anche indiscutibilmente prodiga di eventi interessanti. Un Bolognetti che rocks, “spacca”, come si dice in gergo musicale per manifestare il proprio entusiasmo, ma che al contempo, ne è convinta la Naldi, non spaccherà le scatole al vicinato né tanto meno susciterà le ire di qualche comitato di residenti: grazie al limite delle 23.30, fissato come termine dei concerti, l’auspicio e la convinzione della presidente del quartiere è che si riuscirà certamente a “gestire l’impatto” senza problemi di sorta.

A Daniele Rumori il naturale compito di illustrare scelte artistiche e novità di questa edizione di Bolognetti Rocks che prenderà avvio sabato 9 giugno, con una grande festa d’apertura, e chiuderà i battenti a circa due mesi di distanza, dopo chissà quante migliaia di birre spinate, sabato 4 agosto. Un cartellone che soddisferà ampiamente gli estimatori del rock americano, inglese ed italiano: si parte lunedì 11 giugno con Papa M, la creatura di David Pajo, uno dei personaggi chiave del post-rock della primissima ora, chitarrista dallo stile influente ed inconfondibile nei seminali Slint già a fine Ottanta e poi delicatissimo interprete con i suoi leggiadri Aerial M nei Novanta. Il giorno successivo è già il turno degli Herman Dune, duo francese che aveva esordito nel 2000 con una perla folk di rara bellezza come Turn Off the Light e che ha poi proseguito più che dignitosamente la propria carriera.

Tra i tanti ospiti di assoluto livello internazionale che saliranno sul palco del Bolognetti tra giugno e luglio certamente Kurt Vile, stella di prima grandezza del nuovo rock americano e concerto a dir poco imperdibile il suo, la psichedelia di The Brian Jonestown Massacre (unica data italiana) e Wooden Shjips, e poi ancora Ty Segall ed il gradito ritorno di Destroyer. A rappresentare l’Italia invece A Classic Education, Edda, Julie’s Haircut, The Zen Circus, A Toys Orchestra, The Tunas, Avvoltoi e molti altri. Questi e tutti gli altri concerti della stagione saranno ad ingresso gratuito o ad offerta libera mentre gli unici a pagamento saranno un paio tra quelli che andranno a comporre il programma del Rocker Festival: la rassegna quest’anno si “splitta” in due e viene proposta in condivisione, per metà dal Bolognetti e per metà dal Botanique di via Filippo Re. Per i live di Anna Calvi e Bonnie Prince Billy, che molti conosceranno con il suo nome di battesimo, Will Oldham, il prezzo della prevendita è già fissato rispettivamente in 12 e 10 euro.

Se la cucina sarà affidata come l’anno scorso all’Osteria dell’Orsa diverse altre sono invece le novità dal punto di vista artistico, per ciò che riguarda le rassegne, in particolare. Kids Stage è un’iniziativa lodevole ed intelligente che nasce dalla collaborazione con l’Antoniano: “poiché il Bolognetti è frequentato anche dalle famiglie”, racconta Rumori, “abbiamo pensato di realizzare una rassegna pomeridiana per i bambini e abbiamo chiesto ad artisti come Federico Poggi Pollini, Emidio Clementi, Egle Sommacal, Marta sui tubi ed altri di riadattare il proprio repertorio e proporlo ai più piccoli.” Tra le altre novità da segnalare il Label-it Festival, tra 12 e 14 luglio, interamente dedicato alle nuove produzioni di tre intraprendenti etichette indie italiane come la Ghost Records, la 42 Records e La Tempesta, che per l’occasione metteranno in mostra alcuni dei loro gioiellini come Dente, I cani e Il pan del diavolo. Il lunedì sera, invece, appuntamento fisso con Collezione Privata, una serie di appuntamenti durante i quali diversi big della cultura e dello spettacolo, tra i quali Emidio Clementi, Davide Toffolo, Alberto Ronchi ed altri, si racconteranno in musica e parole.

Tra le numerosissime collaborazioni vale la pena ricordare quella con Ono Arte Contemporanea, che arrederà le pareti del quadriportico con una selezione di immagini, con Gender Bender, con il Biografilm e con Robot Festival, protagonista della serata dell’11 luglio. Gli appassionati di calcio sappiano inoltre che verranno proiettate le partite delle fasi finali degli Europei, dai quarti in poi.

A proposito di novità: il Covo non teme la concorrenza del Locomotiv, insieme al quale l’anno scorso aveva gestito il Bolognetti e che quest’estate si è invece installato in piazza Verdi, nel cuore della zona universitaria? Daniele Rumori non ha dubbi: “Non credo sarà un problema la vicinanza di piazza Verdi. Questa è una città che è in grado di sostenere diversi eventi in contemporanea. La vicinanza di Bolognetti, piazza Verdi e Botanique, tutti in centro e facilmente raggiungibili a piedi, sarà un bene per tutti e tre e per l’intera città.”

Articolo Precedente

Node festival, elettronica in tutta sicurezza nella nuova location dei Giardini Ducali

next
Articolo Successivo

Santarcangelo 2012: a luglio il meglio del teatro internazionale in anteprima

next