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La protezione civile di Sassuolo: “Abbiamo bisogno di acqua potabile”

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Sui luoghi del terremoto “serve urgentemente acqua potabile”. E’ quanto sostiene la Protezione Civile di Sassuolo – al lavoro sin dalle ore della prima scossa del 20 maggio scorso – che invita i cittadini del comune emiliano a contribuire in aiuto della popolazione colpita.

“Chiunque ne abbia la possibilità e la volontà – è l’appello contenuto in una nota – è invitato a recapitare bottiglie d’acqua presso il magazzino comunale dal quale è già partito un furgone carico di bottiglie” intorno a mezzogiorno “mentre un secondo è in partenza proprio in queste ore”.

Situazione ”sotto controllo”, invece, per quanto riguarda il fabbisogno di sangue in regione, nonostante le scosse sismiche che sono tornate a colpire l’Emilia. Lo rende noto l’Avis dell’Emilia Romagna smentendo così “informazioni non corrette, che circolano in queste ore, sulla necessità di sangue nel modenese e nelle altre zone colpite dal terremoto”.

Il Sistema Regionale Sangue, osserva l’associazione in una nota, “e perfettamente in grado di garantire le scorte di sangue e plasma necessari ad ogni provincia della regione. Si invitano i donatori di sangue periodici a non saltare l’appuntamento per non creare carenze nelle scorte ma attualmente la situazione è perfettamente sotto controllo”.

”Stiamo monitorando con particolare attenzione la situazione carceraria” nelle zone colpite dal terremoto. Lo ha detto il ministro della Giustizia Paola Severino replicando alle domande dei cronisti su questo punto alla Camera. “C’è stato un immediato sopralluogo dei vigili del fuoco – ha aggiunto – sul carcere di Bologna e ne hanno constatato l’agibilità”. I paesi più colpiti sono Medolla, Cavezzo e Mirandola in provincia di Modena e Crevalcore a Bologna.

 

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