Cinque arresti e 257 volumi sequestrati. Sono i numeri dell’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli sui furti di volumi antichi dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli che ha portato in carcere, tra gli altri, il direttore Massimo De Caro e che ha coinvolto una collaboratrice del senatore Dell’Utri, Mariagrazia Ceroni, con l’accusa di peculato. “C’erano una serie di persone – ha detto il procuratore aggiunto Giovanni Melillo – estranee sia alla congregazione religiosa sia all’amministrazione dello Stato, che operavano alla stregua di struttura parallela a quella ufficiale e che in Biblioteca agivano in modo indisturbato perché era stata assicurata loro assoluta libertà di movimento”. “Nella mia carriera professionale – ha aggiunto Raffaele Mancino, comandante del Reparto Operativo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico – non mi era mai capitato di vedere una cosa del genere, un tale senso di devastazione”  di Andrea Postiglione

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