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Sulmona: trasferito direttore del carcere dopo l’ispezione per il mafioso scarcerato

Provvedimento del Dap. Ha pesato il caso di Michele Aiello, prestanome di Bernardo Provenzano, ai domiciliari per un anno perché affetto da favismo, mentre nel penitenziario gli venivano somministrati piselli e fave. In realtà spendeva fino a 100 euro a settimana per prosciutto, gamberetti, pesce, cioccolata...

Sulmona: trasferito direttore del carcere dopo l’ispezione per il mafioso scarcerato
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Il direttore del carcere di Sulmona, Sergio Romice, è stato trasferito d’urgenza “temporaneamente” in appoggio nella sede del provveditorato di Pescara. Il provvedimento preso dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria diretto da Franco Ionta, sarebbe legato alla vicenda della scarcerazione di Michele Aiello, il prestanome di Bernardo Provenzano, mafioso rinchiuso nel carcere di Sulmona dal 5 febbraio del 2011 e liberato (ai domiciliari) qualche mese fa perchè affetto da favismo. Aiello è stato condannato in via definitiva a 15 anni e 6 mesi per associazione mafiosa.

La decisione, presa dal magistrato di sorveglianza dell’Aquila, aveva portato ad una ispezione ministeriale e suscitato indignazione nell’opinione pubblica ed era stata oggetto anche di trasmissioni televisive in cui era intervenuto anche il ministro della giustizia Paola Severino.

Trasmissioni nelle quali erano state chieste delle risposte al provvedimento visto che Aiello, pare spendesse da 80 a 100 euro la settimana per farsi arrivare in carcere cibi di vario genere, dalla cioccolata al prosciutto ai gamberetti, dalle lenticchie al pesce insieme a sigari, e quattro o cinque pacchetti di sigarette.

La risposta è arrivata con il trasferimento del direttore del carcere Romice che da domani sarà a Pescara, mentre a Sulmona prenderà il suo posto il direttore del carcere di Lanciano, Massimo Di Renzo.

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