L’assessore comunale al Bilancio di Sassuolo Paolo Vincenzi (Pdl) è indagato  per truffa e appropriazione indebita in relazione alla sua attività di promoter finanziario della Banca Mediolanum.

L’inchiesta della Procura di Modena si interseca al parallelo provvedimento disciplinare della Consob che nei giorni  scorsi ha disposto la radiazione di Vincenzi dall’albo professionale. Otto clienti nel biennio 2009-2010 hanno accusato l’esponente del Pdl di aver sottratto denaro presentando rendiconti inferiori a quelli ufficiali, per cifre che vanno dai 18mila ai 40mila euro.

Vincenzi, storico leader di Forza Italia a Sassuolo, nel frattempo era diventato il perno economico della giunta Pdl-Lega del sindaco Luca Caselli (ex An) che nel maggio 2009 strappò alla sinistra la capitale mondiale della ceramica. La figura del promoter di successo della berlusconiana Mediolanum, opposto ai professionisti della politica, è stata difesa sempre a spada tratta dagli alleati. Quando nel 2010 trapelò la notizia dell’azione disciplinare il sindaco Caselli respinse le dimissioni offerte dal suo assessore.

Fu la stessa Mediolanum ad inviare la segnalazione alla Consob revocando il mandato a Vincenzi in seguito al primo reclamo di una coppia di anziani clienti che chiedeva la corresponsione di 540 mila euro investiti diversi anni prima. La sentenza della Commissione nazionale di vigilanza su Società e Borsa, depositata il 7 marzo, pone l’accento su operazioni che “non sono mai state poste in essere dal promotore”, il quale “avrebbe acquisito, anche temporaneamente, la disponibilità di somme a danno dei clienti”. Inoltre avrebbe comunicato “informazioni o documenti non corrispondenti al vero” senza eseguire “operazioni disposte dagli stessi clienti” e utilizzato “mezzi di pagamento difformi da quelli previsti dal regolamento”.

Dopo i primi accertamenti la Procura di Modena ha ritenuto non provate alcune denunce che viaggiano verso l’archiviazione. Per quanto concerne tre casi specifici, invece, continuano le indagini dei pm titolari Lucia De Santis e Pasquale Mazzei che presto potrebbero interrogare l’assessore sassolese. Vincenzi si dice a disposizione dei magistrati per ogni chiarimento e contrattacca: “Si tratta di accuse false che colpiscono la giunta di centrodestra – dichiara l’esponente del Pdl al fattoquotidiano.it – mi ero cancellato dall’albo prima della radiazione della Consob e ora attendo l’esito del mio ricorso al Tar del Lazio. Ho già fornito i documenti che dimostrano la mia totale estraneità mentre questi clienti devono ancora dimostrare dove hanno fatto i bonifici. Di certo non ho sottratto un euro, sono parte lesa e non escludo contro cause”.

“Guarda caso dopo 30 anni di lavoro serio sono piovute queste accuse. Una Giunta  come la nostra dà molto fastidio in Emilia Romagna, e in modo concreto: l’Imu per la prima casa è al 4 per mille, non c’è stato alcun aumento Irpef e proseguiamo con il consenso dei cittadini. Ora ci sarà sicuramente un attacco del Pd nei miei confronti – conclude Vincenzi – perché invece che guardare all’operato si preferisce andare sul personale”.

Articolo Precedente

Iren dà in appalto la raccolta rifiuti a due ditte sotto inchiesta per mafia

next
Articolo Successivo

Coop Estense rompe con il sindacato: in 5700 senza rinnovo del contratto

next