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All’erario piace vincere facile

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Dal dizionario di italiano Sabatini-Coletti: “gioco d’azzardo: quello in cui si punta del denaro e in cui la vincita o la perdita dipendono solo dal caso”.

Sono quindi giochi d’azzardo il Gratta & Vinci, il Bingo, il Lotto, il Super Enalotto e tutte le lotterie in generale.

Dal sito dell’Aams (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato): “Nei giochi di abilità con vincita in denaro il risultato dipende prevalentemente dall’abilità del giocatore, oltre che da elementi di carattere casuale”.

Secondo l’Aams e la legge italiana il Poker è un gioco di abilità con una componente di alea, che, come la matematica insegna, è prevalente nel breve periodo e sempre meno, fin quasi ad annullarsi, nel lungo.

La percentuale di denaro che viene restituita ai giocatori sotto forma di vincite è di circa il 60% per il Gratta & Vinci e meno del 35% nel Super Enalotto, mentre nel Poker online è mediamente il 95%. Il resto va in parte ai concessionari autorizzati che gestiscono i giochi e in parte allo stato, sotto forma di tasse.

Non vi è alcun limite di spesa per i Gratta & Vinci, volendo se ne possono acquistare anche mille in un giorno e spendere diecimila euro. Al contrario sui siti di Poker online .it, oltre a strumenti di autolimitazione, ci sono limiti precisi sui depositi, sul costo dei tornei e sull’ammontare di denaro che si può giocare sui tavoli di cash game.

La probabilità di centrare un 6 al Super Enalotto è di circa uno su seicentoventidue milioni; secondo Roberto Natalini, un matematico del Cnr, quella che un asteroide nel 2036 colpisca la terra è una su quarantamila. Nel Poker invece non si gioca contro il banco ma contro altri giocatori e tutti hanno le stesse identiche probabilità di vincere.

Allora come mai ultimamente molti si accaniscono contro il Poker, al punto che se ne vorrebbe impedire la pubblicità e pochi si lamentano dei veri giochi d’azzardo legalizzati?

Non sarà che all’erario piace vincere facile?

Pongi-Pongi-Po-Po-Pò!

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