Lo Stato pagherà le spese dei familiari delle vittime della strage di piazza della Loggia, a Brescia (28 maggio 1974, otto morti e oltre cento feriti). La decisione è stata presa dal presidente del Consiglio Mario Monti insieme al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il processo si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati.

”Il Consiglio dei ministri – è stato spiegato in una nota di Palazzo Chigi – ha preso la decisione di assumere a carico del Governo le spese processuali derivanti dalla conclusione del procedimento per la strage di piazza della Loggia. Il presidente Monti aveva concordato la decisione con il presidente della Repubblica. Considerando che la presidenza del Consiglio si era costituita parte civile, deve ritenersi che la condanna in solido delle parti civili al pagamento delle spese sia sostenuta legittimamente dal solo Stato, anche in virtù della vigente legislazione sulla tutela delle vittime del terrorismo”. “Infatti – conclude il governo – in base alla legge 3 agosto 2004, n. 206, e alla direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 27 luglio 2007, le vittime e i familiari di eventi stragisti beneficiano dell’assistenza processuale pubblica in ogni procedimento giurisdizionale”.

Un “gesto importante” lo definisce Manlio Milani, presidente dell’Assocazione Caduti di Piazza della Loggia: “Mi sembra indubbiamente un gesto positivo e da apprezzare – commenta – ma mi auguro solo che venga effettuata una modifica alla legge perché questi fatti non devono più accadere. Soprattutto per le stragi, ma anche per gli altri terrorismi l’importante è che per quei delitti contro la natura dello Stato, lo Stato garantisca ai cittadini di potersi costituire parte civile. E’ un gesto importante ma ora mi auguro che si modifichi la legge”.

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