La Guardia forestale ha fatto un nuovo sopralluogo a Villa Certosa, la residenza estiva di Silvio Berlusconi a Porto Rotondo, in Sardegna. Gli agenti hanno comunicato di aver individuato un’altra area del parco di Punta Lada, circa un ettaro, interessata a lavori di pulizia apparentemente regolari, ma sui quali saranno necessarie ulteriore verifiche per capire se gli interventi effettuati avessero bisogno di autorizzazioni.

E’ la seconda volta che gli uomini dell’ispettorato di Tempio Pausania fanno visita alla villa; il 30 marzo scorso erano intervenuti bloccando di alcuni lavori per mancanza di due autorizzazioni: una per il movimento terra legato allo sbancamento di un’area di circa 2mila metri quadri per la creazione di un aranceto, l’altra  per la tutela del paesaggio, perché  l’area in questione è sottoposta a vincolo idrogeologico. Per le presunte violazioni, si profila una sanzione amministrativa di circa mille euro.

Già due settimane fa la polizia ambientale aveva parlato della scoperta di un altro tratto di costa sottoposto a modifiche ambientali: si tratta di un ettaro di terreno dissodato e decespugliato, sul quale sono rimasti pochi ciuffi di macchia mediterranea. In quell’occasione, gli uomini della Forestale avevano stilato un rapporto informativo per la Procura della repubblica di Tempio. Infatti, secondo le leggi sarde sulla protezione del paesaggio sono previste sanzioni pecuniarie e procedimenti penali per chiunque esegua, nelle adiacenze della costa, lavori non autorizzati dall’ufficio tutela del paesaggio. La Idra Immobiliare, società che gestisce ampia parte delle proprietà immobiliari del Cavaliere (fra cui la villa in questione), aveva fatto richiesta per ottenere le autorizzazioni necessarie, ma queste non sono ancora state rilasciate dall’ufficio competente.

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