E’ meglio un animale tifoso o un tifoso animale? Un quesito che viene spontaneo dopo le chicche della settimana: due video, due protagonisti e il filo conduttore della bestialità, comportamentale o zoologica che sia. I campi, invece, diventano sempre più simili a dei saloon del far west: ci sono risse, bottiglie e tavolini, e anche qualcuno che usa armi di fortuna per far dire “mani in alto”. Per i vari ‘eroi’ della domenica, tuttavia, c’è sempre qualche antieroe: i panchinari, ai margini nel calcio, ma protagonisti su Facebook grazie a un gruppo in cui è possibile mettere in comune i dispiaceri. E poi c’è la stampa locale: tra cronisti che raccontando le partite dimenticano i goal e altri che si scordano proprio di cosa stanno scrivendo…o almeno così si spera.

A CHI GIRANO I PALLONI – Saloon del pallone: tavoli e bottiglie in campo
Deve aver poco chiaro il senso di “sconfitta a tavolino” Pasquale Moccia dell’Atletico Torbellamonaca, che dopo essere stato espulso, evidentemente sentendosi sconfitto, ha pensato bene di: “Lanciare in campo un tavolino di plastica che cadeva a poca distanza da un avversario”. Dovrà stare lontano dai campi e probabilmente vicino al tavolino fino a ottobre. Peccato che non giochi nell’Atletico Torbellamonaca anche Domenico Garofalo del Real Bivio Pratole, Serie D campana di calcio a 5, che dopo il cartellino rosso, “una volta uscito dal terreno, prendeva una bottiglia di plastica piena d’acqua e bagnava ripetutamente il direttore di gara, continuando, altresì, nelle ingiurie; terminata l’acqua nella bottiglia lanciava la stessa verso il direttore di gara, senza colpirlo”. Otto gare di squalifica per lui, magari da passare con Moccia: uno porta il tavolo, l’altro le bottiglie. Infine una scena da thriller: un oggetto puntato contro, minacce di morte che piovono: è una rapina? No è semplicemente Rocco Di Litta, assistente arbitrale del Real Piedimonte San Germano, juniores laziale, che minaccia il direttore di gara puntandogli contro la bandierina.

GOAL IN RETE – Psicologia panchinara
Sembra uno di quei gruppi di supporto dove ognuno racconta i propri problemi alla comunità. Si tratta della pagina Facebook denominata ‘I panchinari‘. Deve essere brutto guardare i propri compagni trionfare senza poter partecipare alla loro gioia. Toccante in tal senso è il racconto di Alessio Facciolo: “Prima partita da titolare: oggi! Ultima di campionato, in 11 contati, ha giocato pure il portiere in attacco… prima della partita chiedo al mister: ‘Oggi gioco, vero?’ Lui, serio: ‘Non lo so. Siete sicuri che non arrivi nessun’altro?’ Fantastico”. C’è chi si ‘bulla’, come Luca: “Mai stato in panchina, sempre titolare!” scatenando le ire dei poveri panchinari, come Gianluca Jozic : “Ca… metti ‘mi piace’ a fare allora?”. Ineccepibile

PENNE FUMANTI – Il goal scomparso
Si è discusso fino alla nausea del goal fantasma di Muntari in Milan-Juve, o di quello in Catania-Milan. Ma cosa succede quando un goal regolarmente assegnato scompare dalla cronaca di una partita? Accade su www.quelliche.net, dove dalla descrizione di una partita di Coppa Italia di Promozione, per giunta la finale, il cronista omette il racconto di uno dei due goal. Dettaglio poco importante forse. Splendida poi la chiusura di un articolo sulle sorti del Lucera: il cronista, che in tutto l’articolo fa apprezzare la capacità di perdersi completamente nei concetti, alla fine compie un’autentica prodezza letteraria: “Il rischio più concreto, in questo momento storico per lo sport cittadino e per la sua stessa economia, è che la passione per il calcio (oltre quello giovanile) si trasformi in ostinazione che sfocia direttamente in una sorta di accanimento terapeutico, mirato a far rotolare per forza un pallone già sgonfiato da tempo”.

LE CHICCHE DELLA SETTIMANA – Tifo felino
E’ risaputo che il calcio sia uno sport che spesso tira fuori il lato ‘animale’ dai tifosi. E’ sorprendente, tuttavia, guardare cosa avviene a parti invertite: un animale tifoso e un tifoso animale.

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