L’occasione è la presentazione ieri a Roma del libro di Giulio Tremonti, Uscita di sicurezza, il luogo prescelto: la Pontificia Università in piazza san Giovanni. Il direttore della Pastorale Univeritaria del Vicariato di Roma, monsignor Lorenzo Leuzzi, fa un richiamo preoccupato ai rischi di “guerre o di deriva antidemocratica” citati nel testo dell’ex ministro dell’Economia. A questo punto il presidente dello Ior (la banca del Vaticano) Enrico Gotti Tedeschi comincia a raccontare una storiella su Keynes e Hitler deceduti a distanza di un anno circa che si presentano però insieme al custode del paradiso: l’economista vanta come titolo di merito per l’ingresso l’aver salvato il capitalismo. Anche il Fuhrer ci prova: “‘Io ho salvato l’occupazione, perché sei milioni li ho mandati al fronte e sei milioni li ho messi a fabbricar cannoni”. Gotti non riferisce della scelta di San Pietro, ma spiega: “E’ una barzelletta terribile, ma fa capire cosa vuol dire la guerra nelle sue connessioni con l’economia. Economia di cui – aggiunge – dovrebbero occuparsi meno i sacerdoti e più la gente che se ne occupa davvero, fermo restando che i politici – conclude – devono fare i politici e i banchieri devono fare i banchieri” di Nello Trocchia

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