Torna a tremare la terra nell’Appennino forlivese. Una scossa di magnitudo 3,3 della scala Richter è stata avvertita dalla popolazione alle 7.50. L’epicentro, ad una profondità di 29 km, è stato calcolato tra la valle del Rabbi e del Montone, esattamente tra i comuni di Portico, Rocca San Casciano e Premilcuore. Il sisma è stato avvertito anche nelle vicine località di Civitella, Santa Sofia, Galeata, Modigliana, Tredozio e Dovadola., nonché da diverse persone a Forlì e Forlimpopoli. Per ora non si segnalano danni a cose o persone.
- 11:33 - Mo: Idf, 'ostaggi hanno incontrato le loro famiglie in Israele'
Tel Aviv, 25 gen. (Adnkronos) - Naama Levy, Liri Albag, Daniella Gilboa e Karina Ariev, le 4 soldatesse rilasciate a Gaza, si sono riunite alle loro famiglie in Israele. Lo ha riferito l'Idf.
- 11:33 - **Anno giudiziario: Pg Palermo, 'appetiti boss riguardano soprattutto gestione fondi Pnrr'**
Palermo, 25 gen. (Adnkronos) - "Gli appetiti dell’organizzazione riguardano principalmente la gestione dei fondi del Pnrr ai quali attingono grazie a pubblici funzionari compiacenti. Il settore dei subappalti stimola gli appetiti dell’organizzazione che sfrutta la inquietante riservata interlocuzione, al di là della rilevanza penale, fra esponenti mafiosi ed amministratori locali". E' la denuncia della Procuratrice generale di Palermo Lia Sava all'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Si assiste ad una ulteriore espansione di tutte le attività di cosa nostra indirizzate al fine di lucro per aggiudicarsi ricchezza ingente, attraverso il riciclaggio e l'acquisizione di aziende- dice - In questo settore di intervento si gioca una partita fondamentale e vi è il rischio che si moltiplichino i costi connessi ad una economia illegale parallela, costi che sconteranno le più giovani generazioni. L’impegno di tutte le istituzioni deve essere quello di salvaguardare il lavoro degli operatori economici onesti che rischiano di essere spazzati via dalla spregiudicata attività criminale posta in essere da cosa nostra allorché reinveste gli ingenti profitti del traffico di sostanza stupefacente in settori produttivi che sostanziano il circuito illegale parallelo all’economia sana. Economia sana che ci meritiamo ed è il solo volano che consentirà alla Sicilia di liberarsi per sempre dal giogo mafioso e dalla miseria di tanti a fronte della putrida ricchezza di molti. L’anno pregresso consente valutazioni peculiari in ordine ai legami che cosa nostra consolida con altre organizzazioni criminali di tipo mafioso, quali la ‘ndrangheta".
- 11:30 - Anno giudiziario: Pg Palermo, 'C'è voglia di 'mafiare', interesse boss a opere pubbliche'
Palermo, 25 geb. (Adnkronos) - "Permane vigorosa una 'mentalità mafiosa'' di cui sono cartina di tornasole una serie di condotte criminose che Cosa nostra realizza agevolmente grazie a un degrado etico che fa da sfondo al tempo che viviamo". E' la denuncia del Procuratore generale di Palermo Lia Sava all'inaugurazione dell'anno giudiziario di Palermo. "Una voglia di mafia e di 'mafiare' che è ben lungi da scomparire- aggiunge Sava -Le famiglie insediate sul territorio mirano a controllare non solo l'economia illegale, droga ed estorsioni, ma anche quella legale giovandosi dell'apporto malsano di imprenditori senza scrupoli. L'interesse di Cosa nostra alle più grandi e rilevanti opere pubbliche permane inalterato".
- 11:29 - **Anno giudiziario: Pg Palermo, 'Cosa nostra non è sconfitta, ma per ala militare momento difficile'**
Palermo, 25 gen. (Adnkronos) - "Per l'ala militare di Cosa nostra non è un momento facile, anziani capi detenuti hanno l'ansia di riprendere un ruolo attivo sul territorio e giovani rampanti cercano proiezioni future, contrastati dalla Dda che impedisce la ricostruzione di quella 'cupola palermitana' indispensabile alla mafia per essere sempre più potente. Ma dobbiamo intenderci: Cosa nostra non è sconfitta". E' il monito del Procuratore generale di Palermo Lia Sava nel suo intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario.
- 11:10 - **Anno giudiziario: Palermo, magistrati escono quando parla rappresentante Ministero**
Palermo, 25 gen. (Adnkronos) - I magistrati presenti nel'aula magna del Tribunale di Palermo, con la Costituzione in mano, la coccarda sulla toga e un cartello con una frase di Calamandrei, hanno abbandonato la sala appena ha preso la parola Alessandro Buccino Grimaldi, rappresentante del Ministero della Giustizia. I giudici aderiscono alla protesta indetta dall'Anm contro la riforma della giustizia. Rientreranno non appena finirà di parlare Buccino Grimaldi.
- 10:45 - **Anno giudiziario: Anm Palermo, 'con riforma pm autoreferenziale, a rischio tenuta democratica'**
Palermo, 25 gen. (Adnkronos) - "Se adesso ci si preoccupa dell'esistenza di pm super poliziotti cosa accadrà con la riforma, quando verrà creato un ordine di pm autoreferenziale, arbitro delle proprie carriere? Quello sì che potrà creare problemi per la tenuta democratica del sistema". Così, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Palermo, il presidente dell'Anm del capoluogo siciliano, Giuseppe Tango, a proposito della riforma della giustizia e della separazione delle carriere.
- 10:43 - Anno giudiziario: C. Appello Milano, 'indice affollamento carceri più alto d'Italia’
Milano, 25 gen. (Adnkronos) - Le carceri si confermano una criticità e dietro le sbarre il fenomeno dei suicidi "sta seguendo una curva crescente". A Milano "continua ad aumentare anche l'indice di affollamento ormai prossimo al 140%: il più alto in Italia. ‘Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri’. Le parole di Voltaire oggi suonano come condanna senz'appello della ‘civiltà’ ambrosiana”. Lo spiega Giuseppe Ondei, presidente della corte d’Appello di Milano, nell’intervento pronunciato in occasione del discorso inaugurale dell’anno giudiziario.
"Vi sono detenuti ben oltre il numero massimo ospitabile; agenti di custodia sotto il livello minimo; medici, psicologi e operatori sanitari che sono un miraggio dietro le sbarre nonostante la composizione della popolazione detenuta, che presenta pure disturbi da stress post-traumatico legato alle condizioni degli Stati di provenienza. Una realtà gravemente segnata che sempre più si trasforma in tragedia”, aggiunge. I detenuti del Distretto sono 7.084 dei quali in attesa di giudizio 1.962, pari a circa l 22%: la percentuale femminile tra i detenuti è stabile al 5% mentre quella degli stranieri, in leggero aumento, è pari al 44%.
La maggior parte dei provvedimenti del Tribunale di Sorveglianza anche quest'anno ha riguardato l'affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare e la semilibertà. "Non riesce ancora a decollare la cosiddetta giustizia riparativa. Qui sembra di essere in un mattino che non diventerà mai mezzogiorno. E' fondamentale l'impegno culturale e finanziario delle amministrazioni centrali nel garantire la continuità e il coordinamento dei progetti locali", conclude Ondei.