Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di semplificazione fiscale, dopo una riunione durata sei ore. E’ saltato il fondo per la riduzione delle tasse con i proventi della lotta all’evasione, previsto in uno degli articoli della bozza del decreto. E’ invece passato un provvedimento che equipara i lavoratori interinali ai loro colleghi dipendenti all’interno della stessa impresa. E’ stato invece rinviato l’esame della norma relativa alla Golden share, la possibilità per il governo di controllare aziende pubbliche parzialmente privatizzate, sulla quale l’Unione europea aveva mosso rilievi. Il cdm ha approvato “la soppressione dell’Agenzia del Terzo settore, le cui competenze saranno esercitate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali”. (Qui il comunicato integrale del Consiglio dei ministri).

La bozza circolata nei giorni scorsi prevedeva che dal 2014 le entrate in arrivo dalla lotta all’evasione fiscale nei prossimi due anni sarebbero state destinate a misure a favore delle fasce deboli, in particolare per le detrazioni fiscali per i familiari a carico.

Il decreto modifica invece le disposizioni della legge Biagi sul lavoro interinale. “Viene ribadito il principio che per tutta la durata della missione i lavoratori dipendenti dell’agenzia hanno diritto a condizioni di base di lavoro e di occupazione che non possono essere complessivamente inferiori a quelle dei dipendenti di pari livello dell’impresa in cui si presta lavoro, a parità di mansioni svolte”. Viene regolamentato anche l’orario di lavoro, lo straordinario, le pause, i periodi di riposo, il lavoro notturno, le ferie e i giorni festivi, nonché la protezione per le donne in stato di gravidanza, la parità di trattamento fra uomo e donna ed altre misure volte ad evitare ogni forma di discriminazione. Sono previste sanzioni penali per chi esige compensi da parte del lavoratore in cambio di un’assunzione presso un’impresa utilizzatrice.

Il cdm ha anche preso in esame una norma che rivede il meccanismo delle elezioni provinciali, in ottica di risparmio. Tra i punti salienti, la riduzione del numero dei consiglieri.

Sul fronte delle semplificazioni in materia tributaria, da segnalare “la rateizzazione dei debiti tributari, ovvero la dilazione dei pagamenti in caso di scadenza dal termine ultimo”. Viene portata a 30 euro la soglia al di sotto della quale viene abbandonata la riscossione dei crediti tributari erariali e locali; finora la soglia era di euro 16,53. Il nuovo limite (valido per ogni singolo credito e per ogni singolo periodo d’imposta) non vale in caso di accertate ripetute violazioni degli obblighi di versamento.

Per la lotta all’evasione, viene introdotta la possibilità per la Guardia di finanza di istruire indagini di carattere finanziario “e quindi trasmettere le proposte all’Agenzia delle entrate per richiedere le misure cautelari dell’ipoteca e del sequestro conservativo”.

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