Non ho capito molto di questo turno di campionato. Altro che “calcio spezzatino” la 23ᵃ giornata di serie A è stata la più frazionata degli ultimi 10 anni, roba da far invidia ai partiti comunisti italiani. Per questo turno quindi ci concentreremo sulle due milanesi che per motivi diversi ci hanno ispirato un po’ di satira e cattiveria.

SPECIALE MILAN:

Udinese contro Milan, è stato il big match di sabato sera o saturday night come piace tanto alle pay tv. L’Udinese inizia con il piglio giusto e mentre Mexes si aggiusta l’acconciatura nella speranza di essere notato da Dolce e Gabbana, il solito Antonio Di Natale lo sorprende in anticipo e sigla il momentaneo vantaggio dei bianconeri. In campo però c’è una furia, si chiama Stephan El Shaarawy, classe 92 e nonostante il suo cognome è italianissimo o meglio, nato in Italia da genitori egiziani, insomma è uno di quelli che Grillo prenderebbe a calci in culo e Berlusconi scambierebbe per parente di Mubarak.

Stephan in campo corre come se dovesse combattere la “primavera araba”. Il gol del pareggio arriva dal neoacquisto Maxi Lopez, preso dopo aver visto sfumare il sogno (o propaganda elettorale) di Carlitos Tevez. Poi è proprio lui El Sharaawy “Il Faraone”, come lo chiamano i tifosi milanisti, a strappare i 3 punti in favore del Milan. Considerando l’età ed il talento che esprime sin da subito i tifosi del Milan non rimpiangeranno poi molto gente come : Super Pippo Inzaghi quello che dice che non è andato altrove per amore della squadra, a noi dicono che invece non è partito perché come fanno il mojito a Milano…

Antonio Cassano, un eterna promessa di esplodere, la nazionale era aggrappata al suo talento manco fosse Messi, in realtà, sinora l’unica cosa esplosagli è stata la vena. Zlatan Ibrahimovic, è vero ha vinto scudetti ovunque, lascia il segno in ogni squadra, ma ultimamente gli unici segni che lascia sono quelli in faccia agli avversari.

SPECIALE INTER

Caracciolo ha messo la parola fine su la “Grande Inter” di Moratti, che è stato arsa pian piano dopo la vittoria della Champions League. Il Patron Moratti evidentemente pensava di poter campare di rendita, ma così non è stato e l’Inter ultimamente è stata presa a ceffoni un po’ da chiunque ed i ceffoni fanno più male se a darteli è uno sfigato, in questo caso lo sfigato è il Novara, ultimo in classifica. Vogliamo difendere però Ranieri, l’allenatore è stato attaccato da quasi tutta la stampa.

Vogliamo ricordare alle penne montblanc della stampa calcistica che Ranieri, prima di essere un incompetente, è un vecchio e come tale va trattato, ora se vogliamo dibattere sul perché sia seduto sulla panchina dell’Inter piuttosto che quella di parco Sempione è un altro conto ma è Moratti il principale artefice di tutto ciò. Un miliardario che si diverte giocando a Football Manager versione vita reale, ma in realtà capisce ben poco di calcio e soprattutto di calciatori. Ha speso miliardi su miliardi per bidoni e siccome a noi del Misfatto piace tanto infierire su anziani miliardari, oggi ne ricorderemo un paio:

Caio, talento brasiliano arrivato all’Inter nella stagione 95/96 è l’unico attaccante della storia della serie A ad aver giocato 26 partite senza neanche un gol, verrà ricordato solo per l’originalissima battuta di “Tizio, Caio e Sempronio”. Hakan Sukur, arrivato dopo un’esperienza fallimentare in con il Torino, Moratti non poteva farselo scappare. Si è mangiato talmente tanti gol che dopo la sua carriere calcistica, per continuare a mangiare, è diventato parlamentare in Turchia.

Vi lasciamo con un’interessante curiosità del calcio inglese. Il calciatore dell’Arsenal Aaron Ramsey da diverso tempo, ogni volta che segna un goal, un vip muore. Sinora è successo con Bin Laden, Steve Jobs, Gheddafi e Whitney Houston. Visto che l’Arsenal è la prossima avversaria in Champions League del Milan, il Presidente Berlusconi sembrerebbe aver chiesto l’autorizzazione per poter seguire tutta la partita con le mani sui coglioni.

di Matteo Pontes

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