Il direttore dell'Fmi Christine Lagarde

Più fondi per il programma di stabilità, introduzione degli Eurobond, partecipazione attiva della Germania. Sono alcuni dei punti sollevati dal numero uno del Fondo Monetario internazionale, Christine Lagarde, in un incontro a Berlino. ”Il 2012 deve essere l’anno della guarigione, deve essere un’opportunità – ha detto Lagarde – altrimenti possiamo facilmente scivolare in un momento come quello sperimentato negli anni ’30”.

”Come ha detto Ippocrate molto tempo fa, la guarigione è una questione di tempo, ma in alcuni casi conta anche l’opportunità”, ha citato Lagarde. E il 2012 “deve essere la nostra opportunità. Altrimenti possiamo scivolare in un negli anni 30, in un momento in cui la fiducia e la cooperazione svaniscono e i paesi si chiudono al loro interno. Un momento che può tradursi in una spirale al ribasso che può inghiottire l’intero mondo”. “Dobbiamo capire tutti – ha aggiunto – che siamo in momento cruciale. Non si tratta di salvare un paese o un’area. Si tratta di salvare il mondo da una spirale al ribasso, evitare un momento come il 1930, in cui la non azione, l’isolamento e la rigida ideologia insieme hanno causato il crollo della domanda globale”.

“Io resto sempre fiduciosa – ha spiegato il direttore generale del Fmi – ritengo che possiamo evitare questo scenario. E lo dico per una ragione semplice: sappiamo cosa va fatto. Questo è il mio messaggio: anche se le prospettive economiche restano profondamente preoccupanti, c’è una via d’uscita. Il mondo deve trovare la volontà politica di fare quella che sa di dover fare”. Lagarde ha concluso citando Goethe: “Sapere non è abbastanza, dobbiamo applicare. La volontà non è abbastanza, dobbiamo fare”.

Nel concreto, Il numero uno del Fondo monetario internazionale ha chiesto risorse aggiuntive per 500 miliardi di dollari per finanziare nei prossimi anni la lotta al potenziale contagio della crisi del debito europeo. “Nei prossimi anni – dice la Lagarde – stimiamo in mille miliardi di dollari le potenziali necessità finanziarie globali. Il Fmi, per poter fare la sua parte dovrebbe poter disporre di di 500 miliardi di dollari di risorse aggiuntive da dare in prestito”. Apprezzamento, invece, per le misure di Mario Monti, che vanno nella direzione delle riforme strutturali. Per quanto riguarda gli eurobond, da tempo motivo di contesa all’interno della Ue, Lagarde si è detta favorevole ad una loro introduzione: “Un’intesa politica sul lancio di un bond comune europeo per puntellare la condivisione dei rischi aiuterebbe i mercati a credere nella futura vitalità dell’unione monetaria”.

Ma tutto questo deve avvenire mantenendo un equilibrio nel rapporto tra gli stati che non può prescindere dal ruolo tedesco: “La Germania – ha detto Lagarde – gioca un ruolo vitale in Europa e nell’economia globale. Non ci può essere una soluzione della crisi senza la Germania” e “una mancanza di soluzione colpirà” con effetti negativi la Germania, “fulcro economico dell’area euro”.

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