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Berlusconi: “Mai avuto la passione per la politica, ora viaggio su aerei più belli”

Dopo il saluto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle alte cariche dello Stato, l'ex premier ha parlato con i cronisti, facendo 'rivelazioni' e battute: dalla tracciabilità 'indigesta' dei pagamenti in contanti al rapporto con i giornali, dalle riforme sul lavoro alla sua preoccupazione per il Paese
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“Io non ho mai avuto passione per la politica e viaggio su aerei più belli di quelli di Stato. Però mi dispiace per la situazione dell’Italia, sono preoccupato”. Parola di Silvio Berlusconi, che ha conversato con i cronisti a margine del saluto del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle alte cariche dello Stato. “Non ho sofferto a lasciare palazzo Chigi”, ha detto l’ex presidente del Consiglio, che poi ha espresso parere negativo su alcune misure introdotte dalla manovra del governo Monti. Il Cavaliere, ad esempio, non condivide la norma sulla tracciabilità dei pagamenti oltre i mille euro e intende farlo presente al premier Mario Monti nella colazione di lavoro che avranno domani a palazzo Chigi. “Mille euro, che poi sono 999, è troppo poco” ha spiegato l’ex premier, che poi ha motivato la sua presa di posizione. “Ho avuto proteste vibranti di chi vende cose di lusso come gioiellieri e antiquari – ha detto Berlusconi -, perché molte volte quando fai certi acquisti non vuoi che altri lo sappiano, per esempio la moglie o i colleghi”.

L’ex capo del Governo, inoltre, ha parlato anche della riforma del lavoro e dell’articolo 18, dicendosi convinto che se lo avesse toccato il centrodestra “ci sarebbe stata la rivoluzione”, mentre “se certe cose le fa la sinistra ci sono solo lamentele”. Berlusconi, poi, ha parlato del suo rapporto con i media: dopo aver confidato il ritrovato piacere di leggere i giornali, ha aggiunto di non aver mai avuto problemi con le agenzie, “perché si attengono ad un principio di obiettività. Anzi, mi piacerebbe un giorno organizzare una conferenza stampa solo per le agenzie”.

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