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Manovra: rigore ed equità, ma per chi?

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Era già tutto previsto. La manovra del governo Monti, un governo di destra vera, pura, dura, al netto del caravanserraglio berlusconiano, finalmente si conosce nei suoi dettagli. Rigore, sì, per lavoratori e pensionati; equità, sì, ma soltanto per ricchi e potenti. Non c’è patrimoniale, ma ci sono privatizzazioni, non c’è equità ma misure che mantengono privilegi e potentati; non si scorge neppure lontanamente il segno della chiamata alla solidarietà di un’intero popolo; l’obiettivo, mai perduto di vista, resta sempre lo stesso: scaricare i costi della crisi sui ceti meno abbienti e sul ceto medio in particolare. Manovra iniqua, feroce, recessiva, che trasformerà nei prossimi giorni la “luna di miele” degli italiani verso il governo in “luna rosso sangue”.





Era già tutto previsto
… per questo ripropongo quanto scrissi un mese fa all’alba del governo Monti: previsioni che mi costarono critiche e rimbrotti. Ciò che scrissi valeva agli inizi di novembre, vale ancor più da domani…

E tirate d’orecchie ne ricevetti anche per le critiche al presidente della Repubblica. King Giorgio secondo il New York Times. Preferirei avere ancora un presidente della Repubblica secondo la Costituzione repubblicana del 1948, quella democratica e antifascista, non stravolta nella versione ultrapresidenzialista dell’ultimo inquilino del Quirinale. Avremmo voluto votare e siamo certi che non sarebbe andata così. Ma anche questo era già tutto previsto…

PS. Stucchevoli le lacrime della ministra e semplicemente ridicola la rinuncia al compenso del premier, che percepisce, oltre a quanto già di suo, anche il vitalizio di senatore a vita. Gesti che non impressionano, ma soprattutto non restituiscono nulla a chi non ha più il lavoro, o lo perderà, o a chi avrà una pensione più leggera o non potrà mai averla. So che dirlo non è politicamente corretto, ma mi pare solo maleodorante ipocrisia!

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