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Baciato dalla fortuna, sui titoli di coda ringraziati vigili arrestati e aziende inquisite

Non fa il pieno al botteghino il film diretto da Paolo Costella ambientato tra i vigili di Parma. Vincenzo Salemme e Alessandro Gassman dovevano riabilitare il corpo municipale finito nell'occhio del ciclone per il caso Bonsu e per episodi di corruzione. Ma in fondo sembra essere una presa in giro per l'intera città con i vigili inquisti e arrestati a fare da comparse.
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I protagonisti sono sempre i vigili di Parma. Ma c’è un’enorme differenza tra Baciato dalla fortuna, il film approdato nelle sale cinematografiche venerdì scorso, e la realtà del processo Bonsu, chiusosi ieri con sentenze pesanti ed esemplari contro i vigili coinvolti nel pestaggio del ragazzo ghanese.

Nel film il comandante dei vigili di Parma è un bell’uomo (impersonato da Alessandro Gassman) un po’ bacchettone ma simpatico, preso in giro dai suoi uomini che si limitano a spaventare i ragazzi di colore colti ‘in flagrante’. Nella realtà l’ex comandante dei vigili, Giovanni Maria Jacobazzi, nel film presente nel ruolo di un bancario, è ai domiciliari con l’accusa di corruzione e tentata concussione. Senza dimenticare che alcuni suoi uomini, nel settembre del 2008, hanno pure fotografato il giovane Emmanuel Bonsu con un occhio nero salvando la foto come screensaver del proprio pc.

Passiamo poi alla vera star del film, Vincenzo Salemme, vigile pieno di debiti, tra una macchietta alla Totò e l’altra, promette permessi per la costruzione di dehors in cambio di prestiti. Di nuovo salto nella realtà e troviamo Jacobazzi accusato di aver minacciato un agente di trasferimento dopo aver scoperto che aveva multato un imprenditore parmigiano privo dell’autorizzazione per il suo dehors.

Insomma, Baciato dalla fortuna ha tutte le carte in regola per essere l’ennesima presa in giro per Parma. Troppe assonanze con i suoi amministratori e i suoi vigili reali, dato che il film fu concepito proprio per riabilitare la figura dei vigili dopo il processo Bonsu. Peccato però, che come spesso accade la realtà dei fatti abbia superato la fantasia degli sceneggiatori e del regista Paolo Costella, facendo diventare il lieto fine quanto mai inappropriato: il sindaco Vignali, che nel film appare come sé stesso, si è dimesso, la sua giunta è stata azzerata, il comandante dei vigili è agli arresti domiciliari, due dirigenti comunali e un assessore sono ancora in carcere e il presidente di Stt, società partecipata che pare aver finanziato indebitamente la produzione del film (l’inchiesta è ancora aperta) si è dimesso e sarà presto citato per danni dovuti all’eccessivo indebitamento della società.

E pensare che secondo il Procuratore di Parma, Gerardo Laguardia, circa 70mila euro di Stt sono finiti alla società di produzione di Baciato dalla fortuna: soldi pubblici di una società che non riesce a stare in piedi per i troppi debiti.

I parmigiani che in questi due giorni hanno deciso di andare a vedere il film di Salemme & Co, però, non stati tantissimi. Il dato regionale fornito dall’Anec Emilia Romagna sul weekend dell’1-2 ottobre stima in 8222 presenze il relativo successo del film di Costella. Uno striminzito ottavo posto, dietro, tra gli altri, a Blood story, Drive e al nuovo film di Cronenberg.

Tra di loro c’erano soprattutto coloro che in quel caldo mese di luglio del 2010 hanno fatto da comparse al fianco di Gassman, Asia Argento e Nicole Grimaudo. Quasi tutti vigili, con divisa e cappello originali nel film, che ora però si vergognano un po’ ad averci messo la faccia: “Se avessimo saputo – commenta qualcuno di loro – che figura che ci facciamo ora in giro per l’Italia”. Basti pensare ai titoli di coda, quando dopo un’ora e mezza di fiacche risate, scorrono i sentiti ringraziamenti a Jacobazzi, ora in carcere, e a quelle aziende che hanno creato un buco nel bilancio comunale.

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