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Il Nobel per la medicina 2011 assegnato ai tre immunologi Beutler, Steinman e Hoffman

Tra i vincitori anche lo scienziato canadese morto il 30 settembre scorso, che è riuscito ad allungare il decorso della malattia grazie all'immunoterapia basata sulle cellule dendritiche, che gli è valsa il riconoscimento del Nobel, pur se post mortem
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Hanno svelato i più importanti segreti sul modo in cui il nostro sistema immunitario si difende dagli attacchi esterni: l’americano Bruce Beutler, il canadese Ralph Steinman e Jules Hoffman, del Lussemburgo, sono i tre scienziati insigniti del premio Nobel per la medicina. “Hanno rivoluzionato la comprensione del sistema immunitario, evidenziando per la prima volta i principi chiave per la sua attivazione” , si legge nella nota diffusa dalla giuria di Stoccolma.

I tre scienziati hanno cercato a lungo di individuare i “guardiani” della risposta con cui l’organismo umano reagisce all’attacco dei batteri e di altri microrganismi. Beutler e Hoffmann hanno scoperto le proteine dei recettori in grado di riconoscere tali microrganismi e attivare l’immunità innata, cioè il primo passo con cui il nostro sistema di difesa reagisce. Steinman ha invece scoperto le cellule dendritiche, “sentinelle” del sistema immunitario, e la loro capacità unica di attivare e regolare l’immunità cosiddetta adattativa, ossia la fase successiva della risposta di difesa, durante la quale i microrganismi vengono cancellati dal corpo. Questo vuol dire che il loro lavoro apre nuove strade per lo sviluppo della prevenzione e della terapia di infezioni, ma anche del cancro e di patologie infiammatorie.

In concomitanza del Nobel, arriva anche la notizia della morte di Steinman. Il ricercatore canadese è morto il 30 settembre, all’età di 68 anni. Lo ha comunicato la Rockfeller University, precisando che gli era stato diagnosticato un cancro al pancreas quattro anni fa e che la sua vita “è stata prolungata usando cellule dendritiche”, insomma grazie all’immunoterapia che ha contribuito a scoprire. Il preside dell’ateneo americano ha affermato di aver saputo del decesso dello scienziato dalla famiglia, dopo la notizia dell’assegnazione del riconoscimento.

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