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Minetti sexy anche in chiesa sgridata dal parroco: “Un po’ di buon senso”

L'ex igienista dentale al matrimonio della sorelle in veste di testimone con una super minigonna, vestita di viola, le forme più che in mostra. Il sacerdote della chiesa di una frazione di Rimini: "Ha mancato di buon senso"
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“Un po’ di buon senso” cara, siamo in un luogo sacro. Don Giovanni Tonelli, parroco di San Lorenzo in Correggiano (Rimini), alla fine ha dovuto redarguire il consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti. E questa volta non c’entra nulla l’ormai famoso crocifisso posato sui seni della giovane Nicole dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. No, e neppure il travestimento da suora nelle notti del Bunga Bunga. Don Giovanni si riferisce a quel mini ed ultra aderente e semi trasparente abito viola sfoggiato dall’ex igienista dentale nel ruolo di testimone di nozze della sorella.

La settimana scorsa si sono, infatti, celebrate le nozze di Angelica, sorella di Nicole Minetti. E quest’ultima si è presentata sull’altare con una mise a dir poco provocante. Le sue foto hanno scatenato l’attento e bacchettone popolo di internet. Battutacce, commenti ficcanti, frecciate. E il bersaglio non è solo la Minetti, ma anche don Giovanni. La sua colpa è per omissione: non avrebbe infatti impedito alla succinta Nicole di entrare in chiesa.

E don Giovanni, sentito dal Resto del Carlino, non ha potuto far altro che sedare la polemica, ma qualche critica l’ha lanciata. È intervenuto anche rispondendo su alcuni blog – seppure in forma anonima –, ma solo “per Angelica, la sorella di Nicole. Perché tutti questi commenti hanno fatto ‘violenza’ sulla sposa, che non ha alcuna responsabilità”.

E l’ex igienista dentale, causa di quel fuoco di fila? “Nicole poteva dimostrare un po’ più di buon senso”. Secondo don Giovanni la giovane protagonista delle notti a  Arcore, oggi consigliere regionale della Lombardia, carica che frutta come un seggio in Parlamento,  sapeva in fondo che ci sarebbero stati fotografi ad aspettarla al varco, ma nonostante ciò “si è presentata in chiesa con un abito che definirei poco appropriato alla circostanza”.

Questione di circostanze, insomma. E in chiesa quel vestitino viola, che disegna le curve della prosperosa Nicole, non andava bene. Per alcuni commentatori su internet, poi, la giovane non doveva neppure entrare in Chiesa conciata in quel modo. Ma don Giovanni preferisce sgusciare via dalla polemica, e dichiara al Carlino: “Non voglio polemizzare. Preferisco restare fuori da questa storia per due motivi: non ho celebrato io la messa, ma un frate e un diacono amici delle famiglie, e non voglio alimentare ulteriori polemiche. Detto questo, noi preti facciamo fatica a intervenire in questi casi. Stiamo attenti alla sposa, certamente, ma sugli invitati… Il problema non è la lunghezza della minigonna della Minetti”.

Secondo don Giovanni il problema del decoro in chiesa è più vasto. “Se ci mettiamo a fare osservazioni su chi entra in chiesa, specialmente in occasione dei matrimoni, non dovremmo fare entrare la metà delle persone. Chi per l’abito che indossa, chi perché non va in chiesa da anni, chi perché non ha l’atteggiamento giusto, perché mastica il chewing gum o parla con il vicino di panca per tutta la funzione”.

Insomma, ne ha per tutti. Anche per i fotografi. Non è stata, infatti, una messa normale per Angelica Minetti e il suo sposo. Il frate che celebrava la funzione avrebbe chiesto ai fotografi in chiesa di fare una pausa e di smetterla di accecare gli sposi con i flash. Mentre Nicole pensava al suo futuro: “Anch’io un giorno sogno di sposarmi” dichiara in un’intervista al settimanale Chi (a cui è stato venduto il servizio fotografico sul matrimonio). E poi si scioglie: “Quando ho visto Angelica scendere dalle scale di casa in abito da sposa ho avuto i brividi”.

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