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Il Cdm dichiara l’urgenza
per le riforme costituzionali

Il premier ai suoi ministri a margine della riunione: "Rileggete il libro delle cose fatte dal governo"
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Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato l’urgenza per poter trasmettere alle Camere il testo di riforma costituzionale (licenziato lo scorso 18 luglio) e avviare così in tempi brevi l’iter legislativo per apportare alcune modifiche alla Carta costituzionale. Lo ha fatto sapere al termine dei lavori il titolare della Semplificazione normativa Roberto Calderoli. Il Ministro leghista è anche estensore della bozza di riforma costituzionale che prevede, tra le altre misure, il dimezzamento dei parlamentari la fine del bicameralismo perfetto e conseguente la nascita di un Senato di tipo federale.

Quello di questa sera è stato un Consiglio dei Ministri lampo, durato solo un quarto d’ora e convocato presso la Camera dei deputati dopo le votazioni di questa mattina per la conversione in legge della manovra finanziaria. Tra le decisioni prese, quella della conferma fino all’8 novembre 2011, su proposta del Ministro della difesa, La Russa, dell’incarico di Capo di stato maggiore dell’Esercito al generale di Corpo d’armata Giuseppe Valotto.

Al margine della riunione del Consiglio dei Ministri, intanto, il premier si è ancora sfogato contro la pubblicazione di conversazioni telefoniche sui giornali. E pur dichiarandosi tranquillo sulle inchieste in corso, ha di nuovo espresso la necessità di una legge sulle intercettazioni, “perchè l’87% degli italiani la vuola”. Poi, prima di andare via, ha riportato il ministro Giancarlo Galan, il premier ha invitato i titolari dei dicasteri a rileggersi il libro di “tutte le cose fatte dal governo”.

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