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Rifiuti, Calderoli: “Niente decreti truffa o volano sedie” De Magistris: “Tocca al premier”

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“Su una cosa vogliamo essere chiari, sulla questione rifiuti non accetteremo decreti truffa, sennò volano le sedie, lo abbiamo detto a Berlusconi e a Letta”. Così il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, interpellato sull’emergenza immondizia a Napoli. “Trucchi” che non verranno accettati, a cui l’esponente leghista anticipa: “La risposta che daremo sarà la stessa che abbiamo già dato”. Cioè un no. “Stiamo lavorando” risponde invece il presidente del Consiglio a quanti gli chiedono un parere sulla contrarietà del Carroccio. Mentre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris dichiara: “La responsabilità desso pesa sulle sue spalle”.

“Al momento non abbiamo visto alcun testo – prosegue Calderoli – ci hanno solo detto che c’è l’emergenza rifiuti ma di cose scritte, di testi, non ne abbiamo visti”. Il primo cittadino del capoluogo campano spinge invece da giorni affinché il Governo approvi il decreto che permette il conferimento dei rifiuti anche fuori dalla regione. Bloccato appunto dalla Lega. “La disponibilità delle regioni è dato acquisito – spiega De Magistris -, senza decreto si vanifica il nostro sforzo”. Non solo, aggiunge il  sindaco, impedendo lo smaltimento delle tonnellate di rifiuti accumulati e non smaltiti in città, ma anche “la possibilità di procedere al meglio con la raccolta differenziata spinta – continua – come previsto dalla delibera approvata la scorsa settimana dalla Giunta”. “La responsabilità adesso, e ancora più di ieri – conclude De Magistris – pesa sulle spalle del presidente del Consiglio e del Governo”.

“La posizione molto rigida del Carroccio è incomprensibile” per Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella Commissione Ecomafie. Soprattutto, spiega, considerato il fatto che nel termovalorizzatore di Brescia vengono bruciati anche rifiuti svizzeri. “Perché, dunque, la Lega è pronta a fare le barricate se si tratta di risolvere l’emergenza di Napoli? – chiede Bratti – Quale è la differenza tra questi rifiuti che hanno lo stesso codice e che, dunque, prevedono stesse procedure di smaltimento?”.

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