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Referendum, i cinque quesiti milanesi

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Ecco i cinque referendum sui quali i milanesi dovranno esprimersi

1) SMOG – Il primo quesito ambientale cittadino riguarda la riduzione del traffico e dello smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di Ecopass oltre la “cerchia ferroviaria” e a tutti gli autoveicoli (tranne quelli a emissioni zero) e la pedonalizzazione del centro. Con il “si” si approvano una serie di misure come il raddoppio entro il 2012 dell’estensione delle aree pedonali della città, il bus di quartiere diurno e notturno, potenziamento di bike e car sharing. Il piano prevede una spesa aggiuntiva di 60 milioni di euro rispetto a quanto scritto in bilancio.

2) VERDE – Raddoppiare gli alberi e il verde e ridurre il consumo di suolo. E’ questo il secondo quesito referendario del 12-13 giugno. Il piano vale 20 milioni di euro in tre anni e prevede piantumazioni e la destinazione di almeno il 50% delle grandi superfici oggetto di riqualificazione urbanistica a verde pubblico.

3) EXPO – Conservare il futuro parco dell’area per l’esposizione universale del 2015. L’intenzione è di vincolare il Comune di Milano ad adottare atti e azioni necessari a garantire la conservazione integrale del parco agroalimentare che sarà realizzato sul sito Eexpo e la sua connessione al sistema delle aree verdi e delle acque. L’intervento non comporta costi a carico del bilancio comunale.

4) RISPARMIO ENERGETICO/GAS SERRA – Il quarto quesito chiede al cittadino di vincolare il Comune ad adottare un piano per l’energia sostenibile e per il clima che lo impegni negli obiettivi europei di riduzione almeno del 20% delle emissioni di gas responsabili di effetto serra e nel dimezzamento delle principali emissioni inquinanti connesse al riscaldamento degli edifici. Il piano prevede, ad esempio, la conversione degli impianti di riscaldamento domestico a metano entro il 2015 ed entro il 2012 per gli edifici pubblici. La diffusione del teleriscaldamento fino a raggiungere 750mila abitanti entro il 2015. Firmare “si” significa attivare un piano da 10 milioni di euro.

5) RIPRISTINO DELLA DARSENA E RIAPERTURA DEI NAVIGLI – Restituire un porto della città a Milano che sia anche area ecologica e procedere alla graduale riattivazione idraulica e paesaggistica del sistema dei Navigli milanesi sulla base di uno specifico percorso progettuale di fattibilità. L’impegno di spesa è di 10 milioni di euro per un triennio da inserire con apposita variazione di bilancio o nel primo bilancio utile.

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