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Pakistan, ucciso un comandante di al Qaeda
Drone Usa centra rifugio di Ilyas Kashmiri

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Gli Stati Uniti hanno sferrato un nuovo attacco al terrorismo islamico. Un drone Usa ha ucciso Ilyas Kashmiri, 47 anni, leader del movimento religioso estremista Harkatul Jihad al Islami (Hji), organizzazione che si ritiene legata ad al Qaeda. L’attacco è avvenuto su un villaggio del Waziristan del Sud, regione tribale del Pakistan nordoccidentale, dove Kashmiri e i suoi uomini si erano trasferiti da una decina di giorni. Le vittime del drone sarebbero almeno nove, mentre altre tre sarebbero rimaste ferite. La morte del comandante islamico è stata confermata da un portavoce dell’Hji.

Kashmiri era già stato arrestato nel 2004 perché sospettato di aver avuto un ruolo in un attacco contro l’allora presidente pakistano Pervez Musharraf. Successivamente rilasciato, si è avvicinato al movimento dei Talebani e ad al Qaeda, all’interno della quale ha creato un suo gruppo: la ‘Brigata 133‘, temuta dagli esperti di sicurezza internazionale. Sulla sua testa pendeva una taglia degli Usa da 5 milioni di dollari. Il leader islamico è sospettato di aver avuto un ruolo nell’attacco del 22 maggio scorso alla base della Marina pakistana di Mehran, nella zona di Karachi, nel sud del Pakistan. Considerato uno dei più attivi e spietati comandanti vicini al al Qaeda, è indicato come la mente di un altro attentato, organizzato a Mumbai nel 2008 e che ha provocato quasi 200 vittime. Potrebbe aver avuto un ruolo anche in diversi attacchi in Europa.

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