“I milanesi si fidano di lui”. Parola di Renato Mannheimer. Per questo Giuliano Pisapia ha vinto al primo turno. Perché è riuscito a farsi riconoscere cittadino dai cittadini, contrapponendosi radicalmente all’immagine che in città si ha di lady mestizia Moratti. E più lo attaccano, più gli dicono che trasformerà Milano in un covo di gay, terroristi, seguagi di Quelo, più si rinsalda intorno a lui il consenso. Nonostante ciò, è impossibile qualsiasi previsione del risultato finale.

Visto che il primo turno ha smentito clamorosamente i fiumi di parole e sondaggi prodotti, in pochi si azzardano ora a fare previsioni in vista del ballottaggio. Si sa che tra Palazzo Chigi e Grazioli gira qualche analisi. Che ovviamente indica Moratti in recupero, ballerina leggiadra tra cinque e quattro punti da Pisapia.

Per quanto azzardato sia, si può adottare come metro di misura la piazza. Del resto anche il Pdl ha capito che questa campagna elettorale si gioca tra la gente. E il rinnovato staff della Moratti, guidato da Paolo Glisenti (lo stesso per cui lady Leti tenne ferma oltre un anno la società Expo 2015 perché voleva a ogni costo nominarlo amministratore unico), tenta di portarla dove può. Ma vista l’accoglienza finora trovata (fischi al presidio dei disabili, sempre fischi – e non botte – ai mercati) stanno cercando di organizzare degli incontri ad hoc, con “cittadini” scelti, a beneficio di fotografi e telecamere e senza ampio preavviso per la stampa. Del resto già quattro volte il sindaco è stato costretto a rimanere chiuso in macchina e tornare indietro, rinunciando a scendere dall’auto. Davanti a due scuole che doveva visitare ha trovato un presidio di genitori, studenti e cittadini ad attenderla. Non per stringerle la mano ma per farle presente che gli edifici cadono a pezzi. La peggior accoglienza l’ha ricevuta dai commercianti di corso Buenos Aires. Loro le avevano persino preparato una sorpresa: un uovo di Pasqua grandezza bambino appositamente creato dalla pasticceria San Gregorio. Prima di consegnarglielo però avevano intenzione di chiederle quando sarebbero finiti i lavori che da mesi ormai rendono impraticabile una delle vie principali d’accesso alla città e avere informazioni sulla riqualificazione, più volte promessa, della zona. Ma non c’è stato niente da fare, lady Letizia è rimasta in auto ed è tornata indietro. L’uovo di pasqua è ancora lì, alla pasticceria San Gregorio.

Giuliano Pisapia invece continua a girare serenamente per la città da mesi. Sabato sera ha persino partecipato a una festa di quartiere in via Padova, la zona “ghetto” secondo il duo Moratti-De Corato. Il candidato del centrosinistra, amico degli estremisti che prende il caffè con i centri sociali, ha visitato tutti i quartieri. Nei più periferici e difficili, dove parlare di disagio sociale è eufemistico, ci è tornato più volte. E basta seguirlo anche soltanto un’ora per accorgersi di come sia riuscito a instaurare un rapporto diretto con le persone. Mannheimer ha ragione: “I cittadini si fidano di lui, è riuscito ad acquisire la fiducia nei milanesi, anche negli ambienti moderati un tempo più vicini al centrodestra”. Per questo non sembrano attecchire i continui attacchi alla persona, le accuse sul programma, le continue ripetitive televendite del premier. Pisapia sta tra la gente e si sente rassicurato. Non cede alle provocazioni e fa finta di niente. Perché ogni giorno riceve i messaggi di solidarietà e apprezzamento passeggiando semplicemente per strada. Senza nessun effetto speciale.

Questa però è l’impressione. L’impressione che si ha guardando la campagna elettorale dal basso, dalla strada appunto. Dove la promessa fatta dalla Moratti di cancellare ecopass e sanare le multe viene accolta con indignazione e risate. Come gli spot dei ministeri da trasferire a Milano, la riduzione delle tasse, la spesa portata a casa, gli spot contro i comunisti: per strada se ne ride. Soltanto lunedì si conoscerà il verdetto finale. Ma Pisapia ha già vinto. “Ha fatto una campagna elettorale eccellente, straordinaria”, secondo Mannheimer. Tutto si gioca in pochi punti percentuali. E nello staff di lady Leti da ieri si è diffusa una certa euforia: hanno scoperto l’esistenza di un nuovo quartiere, sarà infatti determinante il risultato di Sucate.

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