Il migliaio di militanti che ha raggiunto la nuova fiera di Milano per il lancio della tre giorni di Futuro e libertà si dice contrario ad alleanze con la sinistra. “Siamo il primo partito post-berlusconiano”, ha detto Italo Bocchino alla platea che lo ha ricambiato con un forte applauso. Ma finché Berlusconi è premier, quello delle alleanze per il partito di Gianfranco Fini rimane un quesito aperto. “Se venisse a crearsi una situazione di emergenza democratica potrebbe porsi il problema di alleanze con il centro sinistra” dichiara l’onorevole Fabio Granata. Ma la base la pensa diversamente. “Non mi sono iscritto a Fli per allearmi con la sinistra”, afferma un signore, e una ragazza precisa: “Vincere il berlusconismo non è l’unico tema nella nostra agenda”. Qualcuno è possibilista, ma fino a un certo punto. Quando sentono il nome di Nichi Vendola tutti storcono il naso  di Franz Baraggino

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