Molti anni fa un amico terapeuta, vittima dei miei stati emotivi, mi suggerì di risolvere rabbie accumulate nel quotidiano vivere regalandomi il tempo per sdraiarmi in un prato con lo sguardo al cielo. In quella posizione mi ricordai quante volte da ragazzo mi ero sdraiato su un masso di granito sopra Chiessi, bellissimo paese elbano, in notti stellatissime con la biforcazione delle spirali sovrapposte della Via Lattea abbagliante l’anima. E come dalla Via Lattea fossi passato al desiderio di una rincuorante tazza di latte e miele che chi mi accompagnava, bontà sua, corse a prepararmi in quella vicina piccola casa che avevamo affittato, con l’odore della conigliera e delle erbe appena falciate, con il fragore dei notturni colori delle siepi che la cingevano con le Belle di Notte.Erbe, prati, granito elbano, latte e miele, Belle di Notte, come fette di pane “inzuppate” nella vita. Nella bellezza della vita. Se avete un neonato in età di ciuccio inzuppateglielo nel miele, se avete un figlio o una figlia in età da merenda spalmateglielo sul pane. Se avete un amore fateci colazione con yogurt greco o farcite biscotti marie. Se siete voi stessi bisognosi di un coccolo serale scioglietevelo nel suddetto latte. Se avete un genitore anziano a cui volete fare una carezza, chiedete a lui come doverglielo servire. Ricordatevi delle api, ricordatevi dei fiori, per i millefiori primaverili, ricordatevi delle api, ricordatevi dei frutti per millefiori estivi. Ricordatevi, bagaglio necessario per qualsiasi futuro.

F come brevissimo film da guardare, nostro “Oscar” del mese.

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