Pubblichiamo il testo della lettera con cui il sindaco Antonio Scalzone ha cercato di vietare l’installazione della targa commemorativa degli immigrati uccisi a Castelvolturno. E’ indirizzata a un padre comboniano, ma è rivolta a tutti i movimenti antirazzisti del casertano. E’ stata inviata anche al Prefetto e al Questore di Caserta.

“Gentilissimo Padre

Sono convinto almeno quanto lei che il 18 settembre sia un giorno da non dimenticare per la tristezza che ha colpito la nostra comunità fattà di castellani e di extracomunitari. Tutti abbiamo soffferto soprattutto per la crudeltà e l’efferatezza con cui la camorra si è manifestata, una violenta ferocia che ha attirato l’opinione pubblica nazionale e internazionale e ha fatto conoscere nel modo peggiore la nostra città al mondo intero.

La strage di San Gennaro ha attirato nel nostro territorio decine di televisioni e di giornalisti della carta stampata sia nazionali che stranieri, l’immagine che ne è venuta fuori della città è stata sicuramente non edificante e gratificante e ha scosso le coscienze di noi castellani, ma ha anche ulteriormente appestato questa città dalla quale si fugge per lasciarla al definitivo e inarrestabile degrado.

Sono anche rammaricato perchè la vostra rete antirazzista sembra essere sbilanciata solo verso un colore e non si è mai attivata per le altre vittime della camorra in questo territorio. Infatti le vostre associazioni non ricordano che anche quella sera stessa fu ammazzato un altro cittadino, di colore bianco, in località Baia Verde.

Tralasciando le polemiche che non fanno bene alla nostra città, ritengo inopportuno e improponibile l’allocazione della scultura commemorativa della strage in ragioni di indagini che ancora non sono concluse, ma che gettano più di un’ombra sulla strage.

Secondo notizie di stampa la sartoria Exotic Fashion era una base di spaccio per la droga gestita da un’organizzazione criminale di cui facevano parte immigrati dal Ghana. Pertanto invita le associazioni a rinunciare di commemorare, probabilmente, bande di criminali, e condividere la scelta dell’amministrazione comunale che nelle prossime settimane dedicherà una piazza a due poliziotti che dopo la strage sono morti nel compiere il loro dovere: Francesco Alighieri e Gabriele Rossi.”