Sabato pomeriggio migliaia di persone hanno partecipato a un corteo di protesta nel centro di Milano contro le contraddizioni della riforma Gelmini. Non solo precari, ma anche insegnanti, genitori preoccupati (soprattutto per le ore tagliate al sostegno delle disabilità), studenti.  “Il precariato conviene alle scuole private”, dicono. “I presidi sono ostaggio del provveditorato”. “Siamo costretti a pagare contributi volontari pur avendo credito dallo stato”. Tante ragioni, diverse tra loro, confluite nella protesta che, alla vigilia del ritorno tra i banchi,  inaugura l’autunno caldo della scuola.

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