Adro (Brescia), Tradate (Varese) e Cittadella (Padova).

Tre punti fissi sulla carta geografica. Un triangolo ottuso dell’ignoranza ripercorrendo alcuni recenti fatti.

Siamo in tre località dell’Italia in cui “si vive bene”. L’eterna, infinita periferia del Paese spesso snobbata ma dove, in realtà, le cose accadono prima. Centri urbani che anticipano acluni fatti che solo poi, quando vengono riportati dai media nazionali, da semplici episodi diventano fenomeni.

Ma torniamo al racconto.

Ad Adro il sindaco Oscar Lancini espone come un trofeo di guerra la sua battaglia vinta per la mensa della scuola elementare. Dal nuovo anno scolastico sarà l’amministrazione comunale a gestire il servizio. Non più l’associazione di genitori che per oltre 30 anni si era occupata dei pasti e non solo. Sabato prossimo verrà inaugurata la nuova mensa (pare verrà titolata e Miglio) dove verranno serviti pasti padani e carne di maiale. “E chi non vorrà mangiarla sarà libero di andarsene”. Poco importa se i genitori di questi bambini lavorano in nero, sottopagati in aziende protette dagli stessi padani “duri e puri” che però invocano la legalità alla mensa scolastica.

A Tradate il sindaco Candiani, prima, decide di assegnare 500 euro per i nuovi nati solo da coppie di entrambi i genitori italiani discriminando così anche i bambini di coppie miste.

Poi dopo che il tribunale stabilisce che tutto ciò è discriminatorio, adotta la linea della ritorsione sospendendo a tutti il sostegno economico.

Infine sceglie la linea della difesa della cultura del ceppo europeo. “Del tutto ovvio che alla morte dei popoli si accompagna, ineludibilmente, la morte delle rispettive culture”. “Il bonus bebè altro non vuole essere e non è se non un mero segnale di incoraggiamento in nulla e per nulla attinente a situazioni di bisogno né all’appartenenza etnica o razziale bensì scaturente da considerazioni circa il futuro della cultura europea come indissolubilmente legata ai popoli dell’Europa medesima”.

La terza immagine è quella di Cittadella in provincia di Padova durante la tre-giorni dedicata alle radici venete del popolo veneto in cui si parla solo la lingua veneta.

Tre giorni per?

Parlare dell’inciucio, del grande bluff, rappresentato dal plebiscito all’annessione del Veneto all’Italia.

Ci rendiamo conto?

Parlare di 500 euro per preservare la razza europea.

Assegnare un pasto solo ai bambini padani.

Discutere di brogli elettorali fatti nel 1800.

Il triangolo ottuso dell’ignoranza è ogni luogo in cui vengano ignorate le vere priorità; senza porsi il problema di quali possano essere le eventuali linee di governo, le regole, i principi utili e da adottare per far crescere l’intera comunità.

Nel triangolo ottuso dell’ignoranza chi amministra cerca di dividere per comandare meglio;

senza costruire, possibilmente distruggendo.

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