Solitamente si richiede che un videogioco sia graficamente avanzato, dotato di una buona giocabilità e, ovviamente, che sia divertente; caratteristiche, queste, che difficilmente sono presenti tutte nella stesso titolo. Limbo non solo le possiede, ma è anche largamente e piacevolmente caratterizzato da un aspetto (ahimè) oggigiorno sempre meno utilizzato dagli sviluppatori: l’immediatezza.

Tuttavia, proprio grazie alla sua semplicità, che trova conferma nella banalità della sua trama (la ricerca della sorella del protagonista sperduta nel “limbo”), non riuscirete a staccarvi dal gioco fino alla fine – che, per onor di cronaca, arriva dopo sole 4 ore (argh!). Certo un po’ pochino comparato al suo prezzo: 1200 punti Microsoft (circa € 14,90); fidatevi, ne vale la pena.

Il gioco, completamente in bianco e nero, si presenta come il tipico platform, un gameplay a cui un certo Mario ci ha abituati da ormai più di un trentennio: con un tasto si salta, con un altro si usano gli oggetti e con la croce o il d-pad si muove il personaggio. Punto, fine, no… è solo l’inizio.

Luce e ombra, così come gli occhietti bianchi del protagonista, scandiscono, in maniera mai monotona, tutta l’avventura, amalgamandosi ed integrandosi con i rumori di background che fungono da colonna sonora; il gioco, tanto inquietante quanto avvincente, è capace di far sobbalzare ogni volta che il nostro eroe si trova dilaniato da una trappola per orsi o dalle zampe di un ragno formato King kong.

Dark-style alla Tim Burton e puzzle truci e complessi da risolvere sono i veri protagonisti del gioco; grazie a titoli come Limbo (vedi anche Braid, che con Limbo condivide, non solo lo stile ma anche il concept di matrice artistica, http://www.viddler.com/explore/playertwo/videos/15/ ), la semplicità gradualmente comincia a riaffiorare nel mondo dei videogiochi. In definitiva Limbo affascina, diverte, sorprende e non annoia mai.

Acquisto obbligatorio!

Articolo Precedente

Julius Von Bismarck, il “Folgoratore”
Le sue provocazioni finiscono nelle nostre foto

next
Articolo Successivo

Arriva l’energia solare economica
Grazie al colore dei blue jeans

next