Fare giustizia e notizia sulla scia di Falcone e Borsellino significa che è giunta l’ora di passare dalle parole a quei fatti per cui si rischia l’incolumità o la libertà ma che rappresentano l’unico mezzo efficace per cambiare il corso degli eventi. Ognuno esibisce qualità di comunicatore, ma nessuno fa nulla per interrompere la dilagante delinquenza istituzionalmente imperante con atti confacenti e conseguenti allo stato di necessità in cui siamo immersi inerti oramai da troppo tempo. “…E’ un sistema che decreterà la morte del nostro paese e di tutte quelle persone che per costruirsi il futuro sanno di poter contare solo sulle proprie forze …”, scrive Vincenzo Salmeri in questo blog, spiegando e motivando così il dolore di chi ha a cuore i propri cari esposti ad un rischio mortale e sente il dovere di chiamare a raccolta gli uomini di buona volontà affinchè uniscano le forze per una estrema legittima difesa! Legittima è infatti ogni difesa perseguita malgrado la legge al fine di evitare a sè o ad altri danni insopportabili….

Oliviero Beha sul Fatto Quotidiano ha illustrato una indagine di Tullio De Mauro da cui si evince che la maggioranza degli italiani ha difficoltà a comprendere il senso di frasi anche elementari. Far creder quindi che divulgar notizie e adire tribunali basti a scuotere le coscienze e serva a fermare o frenare la deriva è da pifferai magici.

Raccontar vicissitudini di sofferte subalternità ai prepotenti di turno è atto disdicevole afferente all’ambito di inconfessabili pratiche solitarie… La storia è stata sempre scritta da uomini ribelli a legislazioni e tradizioni. Nel bene e nel male.

Il resto conviene concertarlo fra pochi intimi! Quattro miliardi per auto blu e messa in scena della casta obesa e ingorda, blindata e arrogante… mentre l’ordine di rimuover le auto in via D’Amelio a Palermo per la sicurezza del Magistrato Paolo Borsellino fu tenuto nei cassetti:…ci sono quindi nomi e cognomi di responsabili ancora impuniti come anche nel caso degli scortati scoperti da carabinieri coraggiosi: di fronte a realtà come “l’anti-Stato” e “il doppio Stato” e alla doppia faccia di tali uomini delle istituzioni si può dire che oggi viviamo nella “Repubblica Criminale Italiana”?!

La resa dei conti ci riguarda tutti

La resa dei conti non deve limitarsi alle beghe interne del pdl ma all’intera vicenda storica italiana che è di natura criminologica: qui si deve portare in fondo quel processo d’accertamento della verità che vede Dell’Utri e Berlusconi ma anche il presidente del consiglio ed il ministro dell’interno dell’epoca privi di memoria e non disposti a collaborare. E questo li rende inaffidabili, omertosi e coinvolti in maniera e misura tali da render questo passaggio della nostra vita determinante per una conoscenza non illusoria di protagonisti della politica degli ultimi venti anni la cui fortuna nasce dal sangue di Borsellino e Falcone. Lo scontro è certamente impari perchè gli indiziati sono da sempre in cabina di regia.