Gasparri: L’Europa continua a chiedere informazioni sui respingimenti, ma a questo punto siamo noi che chiediamo spiegazioni all’Europa. Noi rivolgiamo da mesi all’UE due ordini di richieste. Uno pratico: vogliamo sostegno nella vigilanza. L’altro politico: trovino una soluzione al problema dell’immigrazione.

Giornalista: On.Gasparri Che cosa le risponde l’Europa?
Gasparri: Niente. Parole….

Giornalista: Sembra che lei non ami l’Europa
Gasparri: Tutt’altro. Ma vorrei un’Europa energica, efficace sui respingimenti. Soprattutto è in crisi perché non ha mai uno slancio, mai una decisione forte. E adesso a noi chiede spiegazioni.

Giornalista: La Comunità Europea è contraria ai respingimenti. Dice che bisogna prima verificare se i migranti sono clandestini o rifugiati.
Gasparri: Ma questo è un discorso assurdo. È sensato pretendere che un equipaggio militare blocchi un gommone e si metta a chiedere ai migranti: “Voi chi siete? Da dove venite ? Avete diritto all’asilo o no? Ma scherziamo! Sarebbe come trasformare le navi militari in amabsciate in alto mare. Bisogna riportare le persone sul territorio libico dove c’è l’Alto Commissatio che effettua tutti i controlli.

Giornalista: All’Europa dunque risponde che i respingimenti continueranno?

Gasparri: Ma certo che continuano. Non cambieremo una virgola. È l’Europa che deve cambiare.

(Marco Nese, Il Corriere della Sera, 1 settembre)

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