La storia

“Te lo giuro sul mio telefonino”

Né patria, né Dio - Così gli smartphone diventano garanti dell‘onestà. Persino più della mamma

Di Antonio D’Amore
18 Agosto 2017

“Te lo giuro, sul mio telefonino”. Abruzzo, spiaggia di Tortoreto, uno stabilimento (ma qui si chiamano chalet), neanche tra i più moderni. È quasi ora di pranzo. Tre ragazzine, quattordici/quindici anni al massimo, giocano un’improbabile partita a scopa. Vanno perdonate, non hanno la manualità dei loro nonni, che con l’astuccio delle “napoletane” avevano ben altra […]

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