È la grande delle tre neopromosse, e anche per il mercato fatto ha ambizioni diverse dalla semplice lotta per restare in Serie A. Il solo acquisto di Mattia Destro (bomber dal valore complessivo di 10 milioni di euro) vale quanto la rosa di Carpi o Frosinone. Lui è il manifesto del progetto della nuova dirigenza americana: giovani di valore e prospettiva, come spiegato dal presidente a stelle e strisce Joey Saputo. Stesso discorso per Crisetig, Donsah e Falco, altri acquisti interessanti. Affiancati all’esperienza di Mirante, Rossettini e Brienza, oltre a Taider e Giaccherini, botti finali di un’estate pirotecnica. Ci sono tutti gli ingredienti per un campionato ricco di soddisfazioni. Le incognite, forse, sono in panchina: Delio Rossi, arrivato sul finire dello scorso anno, è stato confermato dopo la rocambolesca promozione ai playoff, ma non ha mai dimostrato di avere veramente in mano la squadra, anche a livello tattico. E la rivoluzione estiva non ha aiutato a trovare la quadra: persino il modulo (in attacco trequartista dietro le due punte e gioco centrale, o tridente per sfruttare le fasce?) è tutto da verificare. Il Bologna è un cantiere aperto, come dimostrato dalle prime prestazioni negative in campionato e Coppa Italia (eliminazione al primo turno contro il Pavia). E dopo gli investimenti sul mercato, i risultati dovranno arrivare abbastanza presto. Salvarsi solamente sarebbe una delusione, retrocedere un disastro. (di L.V.)