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Taranto, bracciante 39enne muore nei campi: indagato il titolare dell’azienda agricola. Pm: “Omicidio colposo”

Si è sentita male giovedì attorno alle 11, dopo alcune ore di lavoro vicino a Ginosa. La donna risulterebbe regolarmente assunta e, secondo alcune testimonianze, soffriva di patologie cardiache. Ma la pm Giorgia Villa ha disposto l'autopsia e vuole vederci chiaro, così ha iscritto nel registro degli indagati il titolare dell'azienda agricola per la quale Spagnoletti lavorava. La vicenda richiama da vicino la storia di Paola Clemente, morta due anni fa ad Andria
Taranto, bracciante 39enne muore nei campi: indagato il titolare dell’azienda agricola. Pm: “Omicidio colposo”
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Si è sentita male mentre lavorava nelle campagne di Ginosa, in provincia di Taranto. Era piegata da ore sui campi, Giuseppina Spagnoletti, bracciante agricola di 39 anni residente in provincia di Matera ma originaria di Lizzano, comune della provincia jonica.

La donna risulterebbe regolarmente assunta e, secondo alcune testimonianze, soffriva di patologie cardiache. Ma la pm Giorgia Villa ha disposto l’autopsia e vuole vederci chiaro, così ha iscritto nel registro degli indagati il titolare dell’azienda agricola per la quale Spagnoletti lavorava.

Lo scorso giovedì, la bracciante era giunta alle prime luci dell’alba nei campi di Ginosa. Attorno alle 11, si è accasciata al suolo e, nonostante l’arrivo dei soccorsi in breve tempo, i medici non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso. L’indagine pure ora a chiarire che Spagnoletti fosse davvero cardiopatica e se il lavoro nei campi abbia potuto provocare il malore, oltre che le condizioni e gli orari di lavoro della bracciante.

La vicenda richiama alla mente quella analoga di Paola Clemente, la bracciante agricola di san Giorgio Jonico morta il 13 luglio 2015 mentre lavorava all’acinellatura dell’uva nelle campagne di Andria. In quel caso, fu accertato che la donna veniva sfruttata e sottopagata nei campi e lo scorso febbraio le indagini sono sfociate nell’arresto di sei persone.

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