Roberto Romeo, dipendente di una grande azienda italiana di 57 anni, per 15 anni ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno senza protezioni. “Ora – spiega – non sento più nulla dall’orecchio destro perché mi è stato asportato il nervo acustico”.

“Per la prima volta una sentenza riconosce il nesso di causa tra l’uso improprio del cellulare e il tumore al cervello. Ora crediamo sia necessario riflettere su questo problema e adottare le giuste contromisure. Anche a livello politico e legislativo”. Lo hanno dichiarato gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, dopo la sentenza di primo grado del Ttribunale di Ivrea, del 30 marzo, che ha riconosciuto la correlazione tra il prolungato e improprio utilizzo del telefono cellulare e la comparsa di un tumore.

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Cellulari e tumori, consulente tribunale: “Autori di studi scientifici lavorano per aziende telefoniche: conflitto d’interesse”

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