Il ministro per i rapporti con il parlamento Anna Finocchiaro, ospite di un incontro a Reggio Emilia per sostenere la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria Pd, non risponde alle domande de ilfattoquotidiano.it sul caso di Augusto Minzolini. Il senatore di Forza Italia condannato in via definitiva per peculato e salvato dalla decadenza prevista dalla legge Severino lo scorso 16 marzo in Senato. Risultato ottenuto anche grazie a 19 voti di senatori del Pd, e agli astenuti e assenti dello stesso partito. Anche la senatrice Pd Finocchiaro non era presente al voto, risultando “in missione”. Disponibile a rispondere a qualche domanda a margine dell’incontro con la militanza, Finocchiaro fa scena muta appena sente il nome di Minzolini. Eppure, di fronte a un elettore che le esprime preoccupazione perché i suoi figli “votano M5s“, la stessa senatrice afferma: “Quelli (i grillini, ndr) sono bugiardi. Una vera classe dirigente ha il coraggio di metterci la faccia, di assumersi le proprie responsabilità”

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Craxi, il caso Minzolini conforta i nostalgici: “Le cose migliorano”. La Gelmini: “Anche Travaglio gli dedicherebbe una via”

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