Nella mia personale classifica degli eventi più attesi dell’anno al primo posto c’è l’asta del Fantacalcio, al secondo la vigilia di Natale, e al terzo l’arrivo di Più Libri Più Liberi.

Per chi come me si muove con passione nel variegato mondo dei libri, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, la cui quindicesima edizione si terrà dal 7 all’11 dicembre, rappresenta quel momento nel quale, gli addetti ai lavori che vivono pubblicando e resistendo in questo paese si danno appuntamento tutti insieme sotto lo stesso tetto. E a vederli uniti li si sente emanare un’energia coinvolgente. È un po’ come ritrovarsi nei grandi raduni degli indiani d’America quando, per festeggiare la primavera o per l’inizio di una lunga caccia al bisonte, molte tribù a volte anche non proprio amiche, si radunavano formando degli immensi campi.

E siccome tutti insieme si comincia a stare un po’ stretti, perfino in quel posto gigantesco che è il Palazzo dei Congressi dell’Eur sembra che, dal prossimo anno, la manifestazione si sposterà verso uno spazio più grande, presumibilmente negli ambienti della Fiera di Roma. Da un punto di vista romantico la cosa avrà sicuramente il suo peso, ma fintanto che a reggere la Fiera saranno le pulsioni di chi, oltre a ogni aspetto commerciale, comunicativo e di rappresentanza, varca quei cancelli per sentirsi addentro a un organismo tanto complesso e seducente, la vera anima di PLPL resterà intatta.

Mi riferisco ovviamente ai visitatori che, con la loro presenza, danno un senso a tutto quel movimento e che, oltre a poter acquistare cultura quasi a “kilometro zero”, vengono a conoscere autori, editori e altre maestranze i cui sforzi confluiscono nel dare corpo a quelle cose strane e secondo alcuni irrimediabilmente superate che si chiamano libri.

Tra i tantissimi animatori che partecipano in maniera collaterale allo svolgimento della Fiera, c’è una ragazza che ho conosciuto come cliente e che, grazie al suo inesauribile impegno, è cresciuta fino a divenire un piccolo ma significativo riferimento per chi coltiva le stesse passioni.

Si chiama Laura Ganzetti e, dopo essere partita con un blog oggi assai conosciuto, iltetostato.blogspot.it/, ha avviato una serie di progetti davvero interessanti che vertono tutti verso il miglioramento del rapporto tra lettori e opere quali il gruppo di lettura @TwoReaders, col quale la gente condivide emozioni e ritmi di lettura sulle medesime opere, vivendo la pagina come un’esperienza collettiva anziché intima, corsi di lettura analitica in collaborazione con la Scuola del libro di Roma e molte altre cose ancora.

Il progetto che da tre anni la vede parte attiva a PLPL si chiama BlogNotes, e consiste in un coordinamento di blogger provenienti da tutta Italia che, caratterizzati da gusti e punti di vista differenti e prossimi al dono dell’ubiquità, forniscono un approfondimento della Fiera che diviene una lettura alternativa della stessa, fruibile in tempo reale grazie all’utilizzo di Twitter e degli altri principali social network, anche per chi non sia fisicamente presente.

Questa piccola ma agguerrita redazione d’assalto riesce così a garantire, che si sia dentro o fuori la Fiera, degli ottimi risultati in termini di coinvolgimento, permettendo di conoscere meglio eventi e personaggi, facilitando lo sviluppo di contatti e la valorizzazione della bibliodiversità.

Lo scorso anno il successo di questa iniziativa, in termini di visite, è stato eccellente, a testimonianza di come il popolo dei lettori forti stia cambiando abitudini e modalità di accesso alla materia senza snobbare, e anzi cavalcando, le possibilità offerte dal progresso.

Sfruttando l’hashtag #BlogNotesPL sarà quindi possibile orientarsi attraverso il filtro di un punto di vista privilegiato che permetterà di essere in più punti contemporaneamente, per cercare di cogliere fino in fondo il senso stesso di un Salone del libro che, secondo Laura “serve a far scoprire cosa non arriva in libreria e a conoscere i protagonisti toccando con mano il lavoro degli editori per i quali lo sforzo è e rimane impresa”.

Una forma aggiornata di cronaca che, grazie al supporto di Maria di Biase di Scratchbook, Andrea Sirna di Un antidoto contro la solitudine, Diana D’Ambrosio di Non riesco a saziarmi di libri, Barbara Porretta di librinvaligia e Simona Scravaglieri di Letture sconclusionate, permetterà di scoprire tutte le sorprese nascoste tra le pagine del Palazzo dei Congressi. Ricordando sempre che anche queste, come dice il claim della Fiera, Sono tutte storie.

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