Nuova condanna, la seconda, per Luigi Vassallo, l’ormai ex giudice tributario ribattezzato l’’aggiusta processi’. Il gup di Milano Gennaro Mastrangelo gli ha dato due anni e due mesi di reclusione con le attenuanti generiche al termine del processo con rito abbreviato sulla terza tranche dell’inchiesta dei pm Laura Pedio e Eugenio Fusco su presunte sentenze pilotate in cambio di tangenti. Vassallo, che era stato arrestato nel dicembre 2015, è stato anche condannato a risarcire il danno: ha versato 100mila euro alla giustizia tributaria e 40mila euro all’Agenzia delle Entrate.

Lo scorso 5 luglio Vassallo era già stato condannato a 4 anni e 8 mesi in un altro processo in abbreviato sui casi relativi alla multinazionale Dow Europe e alla società Swe-Co. Il processo che si è chiuso venerdì, invece, vedeva al centro una presunta mazzetta da 60mila euro che sarebbe stata versata da Matteo Invernizzi (che ha già patteggiato), titolare della Eurocantieri, in cambio di una sentenza ritoccata. Il gup ha disposto anche la confisca di 47mila euro a carico di Vassallo. Dopo poco più di 7 mesi di carcere l’ex componente della commissione Tributaria della Lombardia era stato posto agli arresti domiciliari lo scorso luglio ed era poi tornato libero meno di un mese fa.

Nell’ambito della stessa indagine, che si è svolta in più tranche e con più ordinanze di custodia cautelare eseguite nei mesi scorsi, erano stati arrestati anche altri giudici tributari che avrebbero fatto parte del ‘sistema’ di presunte mazzette in cambio di verdetti pilotati creato da Vassallo. Lo scorso 23 giugno, ad esempio, la quarta sezione penale del Tribunale milanese, ha ratificato il patteggiamento a 3 anni e 3 mesi per l’ormai ex giudice tributario e commercialista Marina Seregni, accusata di tentata concussione e corruzione.

Lo scorso 8 luglio, invece, il gup di Milano Ilaria De Magistris aveva respinto la richiesta di patteggiamento a 2 anni e 6 mesi che era stata avanzata, dopo il via libera della Procura, da Luigi Pellini, commercialista ed ex componente della Commissione tributaria regionale, e dall’avvocato Gianfranco Vignoli Rinaldi, ex giudice della Commissione tributaria provinciale, entrambi arrestati lo scorso marzo. Nel frattempo Vassallo, interrogato a più riprese dai pm, ha collaborato e riempito pagine di verbali ed è ancora aperto un altro filone di indagine che vede altri giudici tributari indagati.

Aggiornamento: l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Luigi Pellini è stata revocata in data 2 maggio 2016

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