Le microcar? Un disastro, dal punto di vista della sicurezza. Lo hanno evidenziato gli ultimi crash test dell’ente indipendente europeo EuroNCAP, che dopo due anni è tornato ad accendere i riflettori su una tipologia di veicoli piuttosto discussa.

In particolare, sono state quattro le vetture prese in considerazione: la Aixam Crossover GTR, la Bajaj Qute, la Microcar Ligier M.Go Family e la Chatenet CH30. Con risultati pessimi, visto che le prime tre hanno avuto solo una stella, mentre l’ultima due: risultati che le pongono tutte, nessuna esclusa, ben lontane da un livello accettabile di protezione dei passeggeri. Quelli rilevati, infatti, vanno solamente dal 25 al 38%.

Data la non comparabilità con veicoli “normali”, i crash test sono stati effettuati tenendo conto solo della protezione degli occupanti. Le prove erano due: impatto frontale e laterale contro ostacoli deformabili alla velocità di 50 km/h. I risultati hanno evidenziato, oltre a un livello men che minimo di protezione, anche l’inefficacia dell’airbag (peraltro offerto come optional solo sulla Ligier): senza una modifica strutturale alla scocca, da solo non è in grado di impedire l’urto di testa e petto sul volante.

A mettere una pietra tombale sulla questione ci ha pensato il segretario generale della EuroNCAP, Michiel van Ratingen: “È deludente constatare come i quadricicli non garantiscano ancora standard di sicurezza minimi ormai comuni nelle auto di piccole dimensioni”. La questione, purtroppo, è che questi mezzi non sono soggetti allo stesso tipo di legislazione delle passenger car, ovvero delle vetture normali. Pur costando anche più di una normale utilitaria, ad esempio.

Dunque possono essere venduti senza dover superare alcun crash test, arrivando direttamente su strada. Il problema è che sulla strada ci sono anche macchine, autobus, pullman e camion: in un incidente, chi avrebbe la peggio? La domanda è retorica, la risposta potrebbe essere nel video qui sotto.

 

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